L’autore del ‘La fabbrica di cioccolato’ censurato dal suo editore. Letto così il biasimo sembra cadere come una scure sul famoso libro, ma non solo quello, per bambini scritto da Roald Dahl. Quello che è successo, per scendere nei particolari, è che la casa editrice dell’autore – reso famoso tra i ragazzi soprattutto per il film interpretato da Johnny Depp tratto proprio dal libro – ha deciso di eliminare da tutti i testi scritti da Dahl parole che possono essere ritenute eccessivamente offensive, come brutto o grasso. Roald Dahl è da sempre considerato uno dei più grandi scrittori di opere per bambini. Da La fabbrica di cioccolato a GGG passando per Le Streghe e Matilda. Sono decine le opere entrate oramai nell’immaginario collettivo mondiale. Tuttavia, non sembrano essere apprezzate così come si pensa. L’editore inglese Puffin, che detiene i diritti dei testi, ha infatti deciso di riscrivere i libri del grande scrittore britannico per rimuovere il linguaggio ritenuto offensivo. Tutto questo in accordo con la Roald Dahl Story Company, l’associazione degli eredi dell’autore di culto che ha deciso di introdurre una lunga serie di modifiche ai testi dei suoi romanzi per ragazzi.

Roald Dahl censura, cambiate le parole del famoso testo ‘La fabbrica di cioccolato’

Ad accorgersi di quanto accaduto, il Telegraph che ha pubblicato un articolo in cui viene spiegato come sia stato notato che le edizioni più recenti delle opere di Dahl siano state pubblicate con termini molto più neutri rispetto a quelli delle prime edizioni. L’intento dell’operazione editoriale è quello di eliminare o edulcorare ogni riferimento al genere, alla razza e al peso, modificando molti dei termini più espliciti che caratterizzano le opere dello scrittore gallese e magari ottenere un maggior consenso da parte dei lettori più giovani che ultimamente sembravano aver un po’ ‘dimenticato’ le opere in questione. Più che altro si è trattato di un riadattamento dei testi ai tempi moderni e alla percezione che, ultimamente, si ha di alcune parole utilizzate nei racconti che invece risalgono a qualche anno fa. Così alcuni termini come “grasso“, “nano“, “piccolo“, “brutto” sono stati modificati, in modo tale da non risultare offensivi per nessuno dei lettori di oggi, considerato il cambiamento della sensibilità generale rispetto all’epoca in cui Dahl scriveva e pubblicava i suoi testi.

Nasce la figura del Sensitivity Reader

Per evitare di cambiare il senso dei racconti e non centrare bene il ‘lavoro’ che andava fatto, la casa editoriale ha fatto ricorso a quello che viene definito il Sensitivity Reader. Una figura professionale di recente invenzione che ha il compito di fare delle modifiche alle opere letterarie in modo da portare avanti concetti come inclusione e accessibilità nella letteratura per l’infanzia. Le parole censurate non sono limitate a quelle che possono oggettivamente offendere il lettore o il soggetto a cui vengono rivolti. Sono stati cambiati anche termini che venivano usati come stereotipi dall’autore per descrivere i personaggi negativi, il lavoro del moderatore e quello di effettuare delle modifiche anche a tutte gli epiteti e gli episodi che possano risultare in qualche modo poco al passo con la sensibilità odierna. Come per esempio la Signorina Trinciabue di Matilda, da femmina formidabile diventa donna formidabile, gli Oompa Loompa de La fabbrica di cioccolato vengono definite piccole persone e Augustus Gloop diventa “enormeinvece di “enormemente grasso“. Modifiche consistenti riguardano anche i termini matto e pazzo e tutti gli stereotipi di genere nel descrivere personalità, caratteri e professioni delle protagoniste femminili delle opere di Dahl. Lo scrittore gallese è solo l’ultimo scrittore per l’infanzia ad essere oggetto di consistenti modifiche e riscritture, con il più colpito che finora è stato il Dr. Seuss, autore de Il Grinch e Il gatto col cappello. L’iniziativa non ha certo lasciato tutti indifferenti. Anzi, ha suscitato enormi polemiche da parte di molti esponenti del mondo della scrittura, dagli scrittori agli editori ai lettori.