Dopo la presenza alla Conferenza di Monaco, il segretario di Stato Usa Antony Blinken si è recato in Turchia per una visita istituzionale: l’evento era in calendario prima che il violento terremoto al confine con la Siria provocasse morte e distruzione, causando 45mila vittime. All’agenda si aggiunge così un nuovo punto, quello degli aiuti umanitari che Washington ha promesso ad Ankara.
Durante la sua conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, Blinken ha annunciato un nuovo pacchetto da 100 milioni di dollari.
Quando vedi con i tuoi occhi l’entità dei danni, il numero di edifici che sono stati distrutti, capisci che ci vorrà uno sforzo enorme per la ricostruzione
Aiuti Usa alla Turchia, Blinken: “Sosterremo Ankara fino alla fine”
Il motivo originario della visita di Blinken in Turchia era legato al tentativo di risolvere lo stallo del presidente Erdogan rispetto al dossier Finlandia-Svezia, ma anche di riavvicinare Ankara con Washington dopo un periodo di rapporti freddi tra le parti.
Chiaramente, la priorità è cambiata a seguito del sisma, con il segretario di Stato americano che ha visitato in elicottero i danni compiuti dalla devastazione idrogeologica, sorvolando l’intera provincia di Hatay.
La Casa Bianca aveva già inviato un primo pacchetto di aiuti dal valore di 150 milioni di dollari equamente divisi tra Turchia e Siria, per fornire dispositivi e personale di assistenza medica da campo. Ora si aggiungono altri 50 milioni di dollari in fondi di emergenza per i rifugiati e i migranti e ulteriori 50 milioni di dollari in assistenza umanitaria.
Dalle macerie di interi villaggi rasi al suolo, Blinken promette “di continuare a lavorare a supporto della Turchia finché la ricostruzione non sarà portata a termine”.
È davvero difficile da spiegare a parole. Si vedono edifici ancora in piedi e poi edifici crollati, tetti distrutti e, proprio accanto, case ancora integre.
Si tratta del primo viaggio in Turchia di Blinken nel suo nuovo ruolo. Come detto in apertura, il dialogo si concentrerà anche sui margini di trattativa per l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, dopo che Ankara ha posto il veto poiché ritiene che i due Paesi scandinavi abbiano dato asilo ai terroristi che intentarono il fallito golpe nel 2016.
Il Ghana accoglie la bara di Christian Atsu
Nel frattempo, le ricerche sono state sospese eccezion fatta per due aree giudicate ancora a rischio. Le ipotesi di trovare persone sopravvissute sotto alle macerie sono ormai scemate, nonostante ci siano stati episodi incredibili di resistenza durati quasi due settimane.
Ieri sera, intorno alle 20 ora locale, è atterrato ad Accra, in Ghana, il corpo di Christian Atsu, il calciatore dell’Hatayspor deceduto dopo essere stato salvato dalle macerie: purtroppo le sue condizioni erano già particolarmente critiche. La salma è stata successivamente trasportata da membri delle forze armate del Ghana, mentre il vicepresidente Mahamudu Bawumia ha espresso il cordoglio alla famiglia per la scomparsa del 31enne:
Abbiamo sperato contro ogni speranza, ogni giorno che passava, abbiamo pregato e pregato
Il ministero ha confermato che il fratello e la sorella di Atsu si trovavano sul luogo del salvataggio quando il corpo è stato recuperato, mentre la moglie e i tre figli di Atsu erano presenti al St James’ Park sabato, quando il suo ex club, il Newcastle United, ha reso un commosso omaggio al suo ex giocatore in vista della partita contro il Liverpool.