Naspi non arriva febbraio 2023? Come ci è stato segnalato da alcuni nostri lettori, ci sono ritardi da parte dell’Inps nel pagamento della Naspi di febbraio.
“Confermo il ritardo della Naspi, ho letto che di solito non supera i 7 giorni, che non sono pochi se non si hanno altre entrate ed i conti e bollette da pagare”, è l’ultimo messaggio che la nostra redazione ha ricevuto ieri.
Naspi non arriva febbraio 2023?
La NASpI, teoricamente, dovrebbe essere accreditata entro il giorno 15 del mese sul conto corrente bancario o postale indicato in fase di presentazione della domanda. Ma può capitare che possano verificarsi dei ritardi, non si tratta certo della prima volta. Va ricordato comunque che la data di pagamento della disoccupazione Naspi varia di mese in mese. E’ possibile però rassicurare sul fatto che non si è mai andati oltre gli ultimi giorni del mese corrente.
Il beneficiario di NASpI può verificare online autonomamente l’esito della domanda e lo stato dei pagamenti della prestazione accedendo alla propria sezione MyInps – previo inserimento PIN – cliccando sulla voce “I tuoi avvisi”.
Come funziona la Naspi?
Si può ottenere l’indennità Naspi dall’ottavo giorno a partire dal momento della chiusura del rapporto di lavoro, se la domanda viene inoltrata entro l’ottavo giorno. Qualora la domanda venisse inoltrata dopo l’ottavo giorno, si otterrà dal giorno successivo a quello in cui si è avanzata la richiesta.
È possibile ottenere la Naspi anche in seguito a maternità, malattia, preavviso o infortunio: in questo caso si può ottenere l’indennità otto giorni dopo la fine di tale periodo se la domanda viene avanzata in quegli otto giorni. Se si fa richiesta dopo l’ottavo giorno, anche in questo caso verrà erogata l’indennità dal giorno successivo a quello di presentazione dell’istanza.
In caso invece di licenziamento per giusta causa, sarà possibile ottenere l’indennità dal trentottesimo giorno dopo che si è stati licenziati se si fa domanda entro quella data, mentre si potrà ottenere dal giorno seguente se inoltrata dopo il trentottesimo giorno dal licenziamento.
Quanto dura?
Una volta presentata e accettata domanda di Naspi, se chiaramente si soddisfano tutti i requisiti sia contributivi che lavorativi richiesti, la Naspi viene erogata ai lavoratori rimasti senza occupazione per un periodo massimo di 24 mesi. La durata massima dei due anni di Naspi non vale, però, per i lavoratori precari disoccupati, per la cui la durata massima di erogazione Naspi è di sei mesi.
Per conoscere la data esatta di fine della Naspi nel 2023 basta semplicemente accedere al sito dell’Inps inserendo le proprie credenziali e poi:
- accedere alla sezione ‘Tutti i servizi- Nuova Assicurazione sociale per l’impiego (Naspi): consultazione domande’;
- cliccare sulla voce ‘Dettagli’ e si apre tutto il prospetto di calcolo della Naspi dove è anche indicata la durata dell’indennità con gli importi lordi da liquidare mensilmente fino al mese finale di erogazione della indennità.
Se hai terminato l’indennità di disoccupazione Naspi e non hai ancora trovato un lavoro, puoi fare domanda per il reddito di cittadinanza. Un sostegno destinato, proprio, a quelle famiglie che hanno redditi bassi o, talvolta, nulli.
Chi ne ha diritto?
La NASpI spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi:
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
A partire dal 1° gennaio 2022 la prestazione spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci di cui alla legge n. 240 del 1984.
Non possono accedere alla prestazione:
- dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- operai agricoli a tempo determinato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
- lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI .
Salve ad oggi 21/02/23 nessuna traccia del pagamento naspi di febbraio…. Cosa li fa a fare Imps i calendari di pagamento se tanto poi non li rispetta?
Buonasera, al giorno 21-02-2023 io ho ricevuto il giorno 17 corrente mese l’importo di £ 98.63 che equivale a tre giorni. Ci sono altre date? ringrazio per la risposta
ho presentato la dichiarazione del reditto presunto il giorno 19 02 23 ma ancora nessun accredito sul conto cosa devo fare
grazie per l’attenzione
Chiariamo un concetto che mette a nudo la cattiva gestione delle misure di sostegno al reddito. I fruitori della Naspi dovuta per licenziamento come dipendenti che non hanno provveduto ad inviare la dichiarazione di reddito presunto per il 2023 entro il 31.01.2023, si trovano al momento senza pagamento dal 1 Gennaio 2023 ad oggi. Ora alcune considerazioni: 1) Il dipendente licenziato non in possesso di alcuna partita iva come potrebbe dichiarare un reddito presunto ovviamente pari a zero 2) nonostante l’assurda richiesta, il fruitore della NASPI che ha inviato la comunicazione con ritardo dovrebbe ricevere immediatamente il pagamento sospeso in quanto trattasi di sostegno. Cosa che ovviamente non si è verificato e l’INPS non risponde nemmeno alle richieste di informazioni. Questa è la triste situazione in ITALIA. Grazie