Roma-Verona, le parole di José Mourinho – Dopo la delusione in Europa League contro il Salisburgo, la Roma trova riscatto in una partita complicata contro un Verona in palla nelle ultime partite, vincendo 1-0 (QUI la cronaca e il tabellino). I giallorossi di José Mourinho con questa vittoria salgono al terzo posto in classifica, a quota 44 punti, a -3 dall’Inter seconda e a +2 sulla Lazio quinta. Una vittoria fondamentale per la Roma, che passa grazie al gol all’esordio di Solbakken. Oltre a Dybala e Pellegrini, i giallorossi hanno dovuto rinunciare dopo meno di un quarto d’ora anche a Tammy Abraham, costretto a lasciare il campo dopo uno scontro di gioco in area di rigore. Al termine del match contro il Verona, ai microfoni di Dazn, ha parlato José Mourinho della bella vittoria ottenuta dalla sua Roma, in attesa del ritorno in Europa League contro gli austriaci del Salisburgo.

Roma-Verona, le parole di José Mourinho

Al termine della sfida, José Mourinho ha parlato della vittoria della sua Roma contro un buon Verona, che era reduce da quattro risultati utili consecutivi: “Ho fatto i complimenti a tutti perché hanno vinto tutti. Erano tutti lì, mancavano solo Dybala e Darboe. Hanno vinto loro con uno spirito di gruppo e di sacrificio fantastico. Giocando benissimo contro una squadra come il Verona, che ha uno stile di gioco molto difficile da affrontare. Vittoria meritatissima dei ragazzi, che hanno fatto un gran sacrificio. 5-6 hanno giocato anche in Austria, Karsdorp non giocava da due mesi, Spinazzola arrivava da un infortunio, Bove giocava in un campo di plastica l’anno scorso, Belotti non giocava da tanto tempo, Solbakken impara a giocare con noi, ha imparato a conoscere tatticamente la nostra squadra e fisicamente aveva una storia difficile. El Shaarawy ora gioca 4-5 partite consecutive senza problemi, prima non lo faceva. Zalewski gioca ovunque. La gente non dà a questi ragazzi quello che meritano”.

“Sold out? Sì, ma dipende che tipo…”

Mourinho ha poi proseguito: “Belotti ha giocato una grandissima partita. Meritava di fare gol per tutto il lavoro che ha fatto, Montipò gli ha fatto una parata incredibile. Sarebbe stato bello chiudere con il 2-0, ma io sono felicissimo con il gruppo, ma mi dispiace che la gente non dia credito al lavoro che stiamo facendo in circostanze molto difficili che la gente non capisce o non vuole capire. Per questo sono grato a quello che i ragazzi hanno fatto. Sold out? Sì, ma dipende che sold out. Come contro il Bodo, lo stadio ha vinto da solo. Ma come oggi no: un ragazzo perde un pallone e viene fischiato, non si capisce cosa stanno facendo i ragazzi. Se io sono tifoso della Roma, porto Bove in braccio ogni giorno, ama la Roma più dei tifosi. Quando sono arrivato, stava andando in prestito in Serie C, oggi gioca titolare alla Roma. Tutti gli altri sono fenomeni, noi vinciamo perché abbiamo fortuna o perché facciamo gol da palla inattiva. Io non ho bisogno di belle parole, ma loro sì. E oggi hanno vinto loro con un po’ di curva. Non sono nessuno per criticare nessuno, sono loro che devono criticare me. Ma mi dispiace, devo proteggere i miei ragazzi perché meritano di più”. Mourinho ha poi concluso: Parliamo a fine stagione, avrò tanto da dire. Adesso non è il momento di parlare. Io parlo con voi perché sono obbligato a farlo perché arrivano le multe, ma non ho mai fatto interviste. Aspetterò la fine”.

Le parole di Mourinho in conferenza stampa

José Mourinho ha poi parlato anche in conferenza stampa, dichiarando: “Abbiamo lavorato bene e la squadra ha mostrato più qualità. I ragazzi crescono, specie i giovani ì, ma anche Mancini e chi gioca praticamente sempre. Il lavoro ci fa migliorare. Di solito le squadre che hanno una pressione mediatica e sociale di fare grandi cose sono squadre che non hanno bisogno di far crescere i giocatori. Ho sempre avuto la pressione di fare cose importanti con giocatori finiti con livello ed esperienza altissima. Bove andava in prestito in squadre di Serie C, Zalewski giocava in un altro ruolo. Solbakken non si era mai allenato su erba naturale, andiamo avanti e diamo credito ai ragazzi”.

Mourinho ha poi proseguito parlando di Spinazzola: “Ha fatto una partita fantastica, è dura per me quando facciamo una partita del genere dire chi è il migliore in campo. Per me la miglior squadra è stata la mia, onestamente pensavo di cambiare lui e Karsdorp al minuto 60, ma ho visto la sua evoluzione ed è arrivato con una condizione atletica molto buona come El Shaarawy. La gente che stava giocando meno e ha giocato oggi ha fatto una grande partita di squadra e sono molto contento per loro. Non è una gioia personale, ma per loro perché meritano veramente di vincere una partita difficile. Chiedo scusa ai colleghi primo e secondo in classifica, ma io non posso fare come loro che al minuto 60 ne cambiano quattro di pari livello. All’Inter esce Lukaku ed entra Dzeko, io devo difendere i miei ragazzi. Io voglio vincere oggi come 20 anni fa, i miei ragazzi meritano di più”.

Infine Mourinho ha concluso: “Magari hai ragione tu e ho sbagliato io in passato. Se ho sbagliato mi scuso, se pensi che a Sassuolo, in quello che è successo tra me e Rick, ho esagerato e questo ha dato la possibilità di guardarlo in modo diverso, faccio mea cupa. La Roma ha vinto il campionato con un gigante come Capello con tanta roba in campo, anche negli ultimi anni hanno avuto Salah e Dzeko, oggi abbiamo giocatori che hanno bisogno di crescere. Abbiamo giocatori in prestito che non sappiamo cosa faranno, Solbakken non è neppure arrivato in Portogallo ma 2 giorni prima della partita e non è facile. I ragazzi meritano rispetto totale, se qualche volta per il mio stile di comunicazione e leadership apro la porta a critiche mi scuso con loro”.