Carmagnola donna muore e figlio si lancia giù dal balcone. Una vera e propria tragedia per il condominio in cui vivevano la madre e il figlio, un comprensorio dedicato all’housing sociale. In particolare, l’uomo di 39 anni ha deciso di togliersi la vita, quando ha compreso che sarebbe rimasto da solo, dopo il malessere che ha colpito la madre, fino a toglierle la vita. I due, già da tempo, erano rimasti completamente in solitudine e il figlio non avrebbe retto il decesso della madre.
Carmagnola donna muore e figlio si suicida lanciandosi dal balcone
Una tragedia di disperazione e lacrime, quella che si è verificata proprio questa mattina all’interno di un’abitazione appartenente al condominio Opera Pia Cavalli a Carmagnola. Il comune appartiene alla città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Proprio qui una signora di 66 anni ha avuto un malore ed è deceduta improvvisamente.
Viveva da sola con suo figlio, erano rimasti solo loro a costituire la famiglia e, poco dopo aver appreso il decesso di sua madre, il 39enne non ce l’ha fatta. Il 39enne dalla disperazione si è suicidato, lanciandosi dal balcone.
La tragedia a Carmagnola e l’intervento dei soccorsi
A dare l’allarme per quello che era successo e ad allertare i carabinieri sono stati i vicini di casa, che hanno assistito alla terribile scena. E’ proprio alle autorità che è stata affidata la ricostruzione della dinamica e della situazione, per quanto quello che è successo non lasci molto spazio per i dubbi.
Infatti, la situazione familiare dell’uomo di 39 anni e della madre di 66 era già molto complessa: questo dato è testimoniato anche dall’alloggio dei due presso il condominio-comprensorio Opera Pia Cavalli, luogo che è stato riqualificato per permettere alle persone con difficoltà di avere degli alloggi a canone calmierato e uno spazio sicuro in cui vivere.
L’Opera Pia Cavalli nasce proprio dal bisogno di diffondere un messaggio di filantropia e aiuto, come è scritto sullo stesso sito ufficiale della Fondazione:
“Proprio in un momento di crisi socio economica come quella che stiamo vivendo la Fondazione può essere uno strumento particolarmente utile di cui si dota un territorio: cresce la gente che ha bisogno, ma cresce anche il numero di quelli che “sentono” di potere e dovere dare e fare qualcosa. Forse è possibile immaginare percorsi di uscita dalla crisi riscoprendo la coesione, la solidarietà, il senso della comunità.”
Ma neppure la coesione, la solidarietà e la comunità hanno potuto aiutare l’uomo di 39 anni che ha deciso di togliersi la vita: nonostante gli aiuti ricevuti, le difficoltà erano notevoli e troppo grande era il dolore per la perdita tanto improvvisa della madre, a causa del malore.
Calcoli e prevenzione per evitare il suicidio
I dati riguardo i casi di suicidio in Italia non sono aggiornati come dovrebbe essere e avere ad oggi una stima effettiva di quante sono le persone che decidono ti compiere questo gesto fatale è decisamente difficile.
L’unica certezza, però, è leggibile nei riscontri che abbiamo dagli ultimi anni: il tema richiede diverse forme di prevenzione e in svariati ambiti. La politica, i docenti, le famiglie e l’importanza di professionisti e medici addetti all’argomento hanno le armi giuste per ridurre e arginare questo fenomeno, prima che si sviluppi e che sia riscontrata una vera e propria crescita.
Il tema del suicidio è sempre attuale e per questo è necessario venga studiato e tenuto sotto controllo per prevenire.
Secondo l’Osservatorio Suicidi della Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, nel 2022 si sono verificati 595 suicidi e 598 tentati suicidi. Il calcolo dimostra una media di un sucidio ogni 16 ore, e di un tentato suicidio ogni 14.