Nel commentare il vangelo del giorno, Papa Francesco – all’Angelus di oggi – ha parlato di molteplici argomenti, tra cui la guerra in Ucraina e un pensiero speciale alle vittime del terremoto in Siria e Turchia. “Il Signore – spiega il Pontefice – ci propone di uscire dalla logica del tornaconto e di non misurare l’amore sulla bilancia dei calcoli e delle convenienze. Ma ci invita a non rispondere al male con il male, a osare nel bene, a rischiare nel dono, anche se riceveremo poco o nulla in cambio. Perché è questo amore che lentamente trasforma i conflitti, accorcia le distanze, supera le inimicizie e guarisce le ferite dell’odio”.
Il pontefice: “Dio ci chiede di aprirci allo straordinario”
Il Papa poi, ha continuato a parlare dell’importanza dei gesti che ognuno di noi pone nei confronti delle altre persone: “Se restiamo nell’ordinario, nel bilanciamento tra dare e ricevere, le cose non cambiano. Se Dio dovesse seguire questa logica, non avremmo speranza di salvezza! Ma, per nostra fortuna, l’amore di Dio è sempre straordinario, cioè va oltre i criteri abituali con cui noi umani viviamo le nostre relazioni.”
Dio ci chiede di aprirci allo straordinario di un amore gratuito, ci stimola a vivere lo sbilanciamento dell’amore. Gesù non è un bravo ragioniere, va sempre allo sbilanciamento dell’amore. Noi cerchiamo invece di avere tutto abbastanza in ordine e sotto controllo, in modo che corrisponda alle nostre aspettative: temendo di non ricevere il contraccambio o di esporci troppo e poi restare delusi, preferiamo amare soltanto chi ci ama, fare del bene solo a chi è buono con noi, essere generosi solo con chi può restituirci il favore; e a chi ci tratta male rispondiamo con la stessa moneta, così siamo tutti in equilibrio
L’amore di Dio, continua Francesco, “è un amore sempre in eccesso, sempre oltre i calcoli, sempre sproporzionato. Oggi chiede anche a noi di vivere in questo modo, perché solo così lo testimonieremo davvero”.
Siria e Turchia, un pensiero per le vittime. E sull’Ucraina
Infine, in Piazza San Pietro, Papa Francesco a termine dell’Angelus ha rivolto il suo pensiero a tutte le vittime dei conflitti e del terremoto devastante che ha colpito la Siria e la Turchia.
L’amore di Gesù ci chiede di lasciarci toccare dalle situazioni di chi è provato. Penso alla Siria e alla Turchia, alle tantissime vittime del terremoto. Ma anche ai drammi quotidiani del caro popolo dell’Ucraina e di tanti popoli che soffrono a causa della guerra o della povertà, della mancanza di libertà e delle devastazioni ambientali