Berlinale Sean Penn presenta film sull’Ucraina. In occasione della 73esima edizione del Festival di Berlino Sean Penn ha presentato in anteprima e come fuori concorso “Superpower”, il documentario girato in Ucraina e co-diretto con Aaron Kaufman. A quasi un anno dall’invasione russa, il film tenta di ricostruire i punti salienti del conflitto attraverso lo sguardo del protagonista, Sean Penn stesso che si trovava nel paese il 24 febbraio 2022.
In anteprima il film su Zelensky
Il docu-film inizialmente doveva parlare di Volodymyr Zelensky, un attore e personaggio televisivo divenuto presidente, ma poi la sceneggiatura è in parte cambiata dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il 24 febbraio 2022 Sean Penn si trovava infatti nel paese per incontrare e filmare Zelensky, ma la guerra lo ha spinto a restare e raccontare quello che si stava verificando. L’attore e regista su quel momento ha dichiarato: “Quella notte ho visto il coraggio di un uomo di fronte alla minaccia di vita per sé e per la propria famiglia. Penso che a parte, sai, incontrare i miei figli alla loro nascita, quel momento è stato per me il più indelebile”. E così “Superpower” mostra filmati di repertorio che presentano l’uomo dietro al presidente: l’attore e il comico, l’uomo amato dal popolo.
Sean Penn: “Putin bullo e criminale di guerra”
Dopo la proiezione del docu-film Sean Penn ha risposto alle domande dei giornalisti e ha parlato di quanto visto nel paese in conflitto: “Questo ci tengo a dirlo è un film di parte, perché questa non è una guerra ambigua. Volevo mostrare l’assoluta unità e compattezza dell’Ucraina nel perseguire tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta“. E in effetti la critica ha sottolineato più volte come l’intero punto di vista del film sembri più quello di un attivista che quello di un regista, si vedono delle scene in cui traspare l’ammirazione di Penn per Zelensky. Un elogio quindi al popolo ucraino e alla sua resistenza, ma anche un atto politico: “Non si tratta di un conflitto locale, riguarda tutti noi contro Putin, che è un bullo e un criminale di guerra“.