Nicola Pietrangeli rimane uno dei migliori tennisti italiani di sempre, forse il più grande di tutti. L’89enne – lo ricordiamo – in carriera ha vinto per ben 4 volte il Roland Garros (di cui 2 volte in singolo) ed è stato nº 3 del mondo in singolare sia nel 1959 sia nel 1960. In occasione della consegna del “Premio Sportivo alla Carriera”, Pietrangeli ha parlato di fronte ai cronisti presenti, facendo un paragone del mondo dello sport moderno rispetto al passato. Queste le parole riportate da Gazzetta dello Sport: “È cambiato il mondo ed è cambiato anche il tennis. È un altro gioco, che a me pare più brutto. Un tempo, se eri un talento stava a te diventare un atleta, oggi se non sei un atleta non entri neanche in campo.”

Poi, i complimenti a Jannik Sinner – peraltro impegnato oggi nella finale di Rotterdam contro Medvedev: “Nel panorama italiano è il miglior tennista al momento; lui canta in un modo, io “cantavo” in un altro. Rispetto a me lui ha un vantaggio: è tedesco. Se vincerà uno Slam? Se lo sapessi andrei a scommettere! Comunque quello che gioca il tennis più bello è Musetti“

Pietrangeli su Berrettini: “Non vorrei che facesse la fine di Volandri”

C’è stato tempo di parlare anche di Matteo Berrettini, in leggera difficoltà in queste settimane, specialmente dopo l’eliminazione al primo turno degli Australian Open 2023 contro Andy Murray. Un risultato che l’ha fatto precipitare anche nel ranking ATP. Questo il giudizio complessivo di Pietrangeli sull’ex finalista di Wimbledon: “Mi sembra che Matteo si stia dedicando più alla pubblicità che al tennis… Non vorrei facesse la fine di Filippo Volandri, che dopo aver battuto Federer a Roma non vinse più una partita. Berrettini è un bravo ragazzo, ma è un pò come Panatta: fantastico dalla vita in su, ma le gambe…