In un tragico incidente in montagna avvenuto in Valsassina nella mattinata di Sabato 18 Febbraio 2023 è morto un 33enne.
Le autorità hanno immediatamente divulgato il nome della vittima: si tratta di Francesco Luiso, 33enne originario di Napoli ma da tempo residente a Milano, attualmente impiagato negli uffici dell’Agenzia delle Entrate ed in passato coinvolto anche all’interno del sindacato Confsal. Il giovane aveva una forte passione per la montagna e spesso si recava in zona per passeggiate nella natura.
Francesco aveva programmato l’escursione in compagnia di un amico 37enne rimasto illeso nell’incidente. I due stavano salendo lungo il canale ovest del gruppo montuoso alpino della Grigna settentrionale, in Valsassina, zona sotto la provincia di Lecco.
Ai due escursionisti mancavano solo poche decine di metri per raggiungere il rifugio Brioschi, a 2.410 metri di quota, quando per cause ancora in corso di accertamento il 33enne è scivolato cadendo del vuoto.
Una terribile caduta che non gli ha lasciato scampo. Il compagno ha assistito inerme all’incidente e non ha potuto afferrare l’amico per evitare la caduta.
Immediatamente ha allertato i soccorsi. In poco tempo sul posto è sopraggiunto un elicottero dell’Agenzia regionale emergenza urgenza Areu partito dal presidio sanitario di Como. I soccorritori alpini hanno subito individuato il corpo del ragazzo disperso. È stato richiesto anche l’intervento dei volontari del Soccorso Alpino delle sedi di Lecco e di Valsassina – Valvarrone.
Le operazioni di recupero sono state rese complicate a causa dell’ingente presenza di neve ghiacciata. Il giovane è infatti precipitato in un canalone per circa 300 metri. Nel frattempo anche il compagno di escursione è sceso a valle per raggiungere il punto in cui il corpo dell’amico ha terminato la sua caduta.
Il corpo senza vita di Francesco è stato trasferito nella sede del Soccorso alpino di Lecco al Bione.
Valsassina incidente in montagna: fatale la perdita di aderenza a causa del ghiaccio
La dinamica dell’incidente mortale è ancora in fase di accertamento al fine di chiarire al meglio ogni dettaglio della tragedia, sebbene questa appare come una inevitabile fatalità.
Il ragazzo infatti ha perso stabilità scivolando a causa di una lastra di ghiaccio. Il suo compagno di escursione assicura però che Francesco non era una persona sprovveduta o imprudente.
Amava la montagna, rispettava la natura, e pianificava ogni avventura in montagna con estrema attenzione servendosi di ogni attrezzatura e dispositivo di sicurezza. Si era informato sulle condizioni su quel versante solo pochi giorni prima chiedendo agli escursionisti locali e gli appassionati del “Grignone” su una pagina Facebook.
Francesco conosceva poi la zona e il punto in cui è scivolato non appare eccessivamente impegnativo, sebbene in alcuni punti del percorso la pendenza arrivi anche a 55°. Ciò rafforza la testimonianza dell’amico 37enne, anch’egli residente nel milanese, secondo cui si sia trattato di un tragico scherzo del destino.
Forse i due hanno sottovalutato la presenza del ghiaccio pur non essendoci abbondante neve. Marco Anemoli, capodelegazione del Soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana, appresa la notizia della morte del giovane alpinista ha espresso cordoglio alla famiglia ma anche ammonito che in questo periodo dell’anno i versanti a sud sono senza neve, ma quelli esposti a nord o le zone che restano in ombra presentano insidie dovute al ghiaccio e per tale motivo occorre prestare maggiore attenzione rispetto ai mesi in cui si può trovare neve fresca.
Purtroppo la zona non è nuova a simili eventi tragici. Solo nella sera di Giovedì scorso, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal luogo dell’incidente, il personale del Soccorso alpino della XIX Delegazione lariana avevano organizzato una fiaccolata commemorativa per gli amici e colleghi Ezio Artusi e Giovanni Giarletta, crudelmente scomparsi travolti da una slavina sulla Grigna Meridionale nel Febbraio 2018.