Ennesimo caso di aggressione all’interno di un Pronto Soccorso, questa volta a Bari dove un uomo avrebbe colpito con calci e pugni una guardia giurata in servizio.

L’aggressore, un 24enne, è stato arrestato e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari al quartiere San Paolo nella serata di Venerdì sera dalla Polizia di Stato, scongiurando così ulteriori aggressioni. L’uomo è ora accusato di lesioni aggravate, resistenza e minacce a pubblico ufficiale oltre all’interruzione di servizio pubblico e si trova in attesa della convalida del provvedimento pre-cautelare da parte del giudice nel contraddittorio con la difesa.

I fatti sono accaduti Venerdì mattina, intorno alle 10, quando l’uomo, avrebbe accompagnato il padre, obeso e con alcune patologie respiratorie, presso il Pronto Soccorso del Policlinico: la sala per il ricevimento dei pazienti era particolarmente affollata in quel momento ma tuttavia l’uomo è stato ben presto visitato dagli operatori sanitari del Policlinico.

L’attesa del figlio, però, si è protratta per alcune ore. Alle 20, infatti, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine intervenute sul posto, dopo che la guardia giurata ha impedito al 24enne l’accesso all’interno di un’area riservata dell’ambulatorio del nucleo assistenziale avanzato, l’uomo avrebbe iniziato ad aggredirlo fino all’intervento di un poliziotto in servizio presso l’ufficio di pubblica sicurezza del nosocomio.

Il vigilante è stato subito soccorso e le sue condizioni non dovrebbero essere gravi, ma è ovviamente tenuto sotto osservazione. 

Bari aggressione a una guardia giurata: le parole del direttore generale

A commentare il triste avvenimento anche il direttore generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore che ha detto:

“Ringraziamo gli operatori di vigilanza e la Polizia di Stato che ieri sono prontamente intervenuti per evitare una aggressione nei confronti degli operatori sanitari in pronto soccorso. Il sistema di prevenzione assicurato al Policlinico di Bari dalla presenza del servizio di vigilanza privata e dal posto di Polizia ha funzionato, evitando che l’aggressore entrasse in contatto con il personale sanitario che si stava prendendo cura di un suo familiare. Nell’ultima settimana c’è stato un iperafflusso di pazienti in pronto soccorso e i nostri professionisti non possono subire pressioni o minacce mentre assistono i pazienti. A loro va tutta la nostra vicinanza e attenzione”. 

Ma purtroppo quello di Venerdì non è il primo episodio che accade al Policlinico di Bari.

Il 13 Gennaio scorso, infatti, al Pronto Soccorso dell’ospedale Di Venere, una donna in attesa di essere assistita avrebbe dapprima insultato verbalmente una delle infermiere in servizio, per arrivare poi a colpirla con dei calci alla gamba sinistra, fino a lanciarle contro il mouse di un pc.

In quel caso specifico, a causare l’aggressione sarebbe stata l’impazienza della donna, arrivata al triage con una ferita al dito e per questo presa in carico come codice verde. Dopo l’attesa di qualche ora però, avrebbe iniziato ad inveire contro il personale presente, con la pretesa di essere medicata immediatamente.

Dopo aver aggredito l’infermiera, la donna avrebbe anche inseguito l’operatrice per il corridoio, continuando ad urlare, fino a costringerla a trovare riparo nello spogliatoio.

Dopo l’aggressione, la signora era stata portata di forza fuori dal triage del Pronto Soccorso, dove avrebbe continuato a minacciare l’infermiera e gli altri operatori sanitari, creando panico e caos in tutto il reparto.

La dipendente del Di Venere, a causa dei calci, aveva riportato un trauma contusivo escoriato degli arti inferiori per una prognosi di 7 giorni.

“La situazione è particolarmente allarmante”, furono le parole del presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, a fine 2022, interpellato sull’emergenza sicurezza al Pronto Soccorso del Policlinico, ma anche degli ospedali San Paolo, Di Venere e Mater Dei di Bari: luoghi a rischio perché facilmente l’insofferenza dei cittadini sulle liste di attesa lunghissime degenera in violenza.