Don Davide Banzato età. Presbitero, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico, Don Davide Banzato è molto attivo nel sociale ed è un missionario della Misericordia nominato da Papa Francesco. Scopriamo insieme tutti i dettagli sulla sua vita pubblica e privata.
Don Davide Banzato età
Don Davide Banzato è nato a Padova il 17 febbraio 1981, ha quindi quarantadue anni.
Fidanzata
Don Davide Banzato è stato fidanzato dai 17 ai 19 anni, stava per sposarsi quando, invece, ha sentito la vocazione. Il sacerdote, però, non ha mai nascosto il suo passato, i suoi innamoramenti ed ha sempre fatto tesoro delle sue esperienze. Ha conosciuto Chiara Amirante, presidente e fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti, con la quale ha intrapreso una bellissima amicizia.
Sorella
Don Davide Banzato ha tre fratelli di cui una sorella, Serena Banzato. Amante dello sport fin da bambina, è diventata una runner professionista con la tessera della famosa associazione podistica bolognese Passo Capponi ASD. Oltre alla corsa, Serena è anche educatrice di asilo nido, psicologa infantile. Ha un figlio di nome Nathan.
La vita alla sorella di Don Davide Banzato ha dato tante soddisfazioni da un punto di vista professionale ma l’ha messa anche a dura prova. Infatti, oltre a diversi podi e vittorie, si è verificato un infortunio nel 2019 a causa di una vescica al piede infettata da un batterio. Dopo la scoperta, la donna è stata ricoverata in ospedale ed è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici affinché non perdesse definitivamente l’uso della gamba.
Genitori
Don Davide ha iniziato il cammino da sacerdote molto giovane e i primi anni non sono stati facili soprattutto perché i suoi genitori non accettavano la sua decisione. Pur con un certo riserbo, il sacerdote qualche tempo fa ha raccontato alcuni particolari sulla sua famiglia in un’intervista a “Verissimo“. “Anche i miei genitori non hanno accettato subito la mia vocazione, ma alla fine erano commossi, contenti, e mi hanno aiutato sempre. Papà adesso non c’è più, dopo quattro anni difficili, in cui ero in missione, ma ho sempre cercato di essergli vicino il più possibile. – ha raccontato – Ho tanti rimpianti da questo punto di vista, ma ho avuto l’onore di poterlo confessare per l’ultima volta. Prima di andarsene mi ha detto di non dire cavolate durante il funerale, che avrei celebrato”.
Parrocchia
Molto attivo nel sociale, Don Davide Banzato si dedica in particolar modo all’associazione no profit Nuovi Orizzonti, pronto ad aiutare e a supportare tutte le persone con disagi e con problemi di tossicodipendenza. È un Missionario della misericordia nominato da Papa Francesco e collabora con diversi dicasteri vaticani.
Biografia
Don Davide si è laureato in teologia morale, partecipa a diversi programmi televisivi e radiofonici dove non ha mai perso occasione di raccontare la sua storia e tutti i passaggi che ha vissuto prima di arrivare ad essere un sacerdote. Aveva poco più di 19 anni, quando ha deciso di intraprendere il percorso del sacerdozio. Non sono mancati ripensamenti, infatti, poco dopo esserci entrato, ha abbandonato il seminario minore, pensando di non volere mai diventare prete. Così per anni è tornato alla realtà, tra feste e incontri vari, senza mai esagerare. E’ stato l’incontro con Chiara a fargli cambiare idea e a fargli conoscere definitivamente il suo percorso.
All’età di 21 anni ha fatto ritorno in seminario ed è stato ordinato sacerdote dal vescovo Salvatore Boccaccio. Ha conseguito la laurea ed ha iniziato a lavorare come responsabile dell’area evangelizzazione, prevenzione e sensibilizzazione dell’associazione Nuovi Orizzonti. Oggi, si occupa del recupero di ragazzi tossicodipendenti e di varie attività sociali. Ha un profilo social molto seguito dove condivide molti momenti delle sue giornate insieme alla sua associazione.
Buongiorno,
Alla cortese attenzione di Don Davide Banzato:
Vorrei esprime la mia esperienza con Dio,dopo averlo supplicato,pregato,dopo aver riposto tutta la mia fiducia,tutte le mie speranze in lui mi ha deluso profondamente,proprio adesso che finisco di scrivere vado a visitare il mio caro Papá al cimitero. Chi delude perde valore,rimangono soltanto tantissimi rimorsi,avrei potuto fare di piú e meglio per il mio caro Papá,rinunciare alla mia vita per assisterlo durante gli ultimi tre anni di agonia dialitica non é bastato,non é bastato neanche il supporto morale,neanche negli ultimi giorni é bastato portarlo a riconciliarsi,a comunicarsi e ricevere l’unzione per gli infermi il 23 settembre festa di s.pio da Pietralcina che lui era molto devoto,é andato via il giorno 2 ottobre festa degli angeli custodi e festa dei nonni,é andato via sul letto della dialisi,le sue ultime parole (va bene,ciao). Le sue ultime parole a me rivolte? Quando lo portai a fare la dialisi mi disse (bravo,mi hai lasciato in bocca al lupo). Adesso sta scontando il purgatorio qui a casa,in cucina,con altre 3 persone,sempre silenzioso che non può parlare.Non mi resta che disprezzare il grandissimo infame trinitario,Cristo porco. Non vedo l’ora di sconsacrarmi e di ritornare nel nulla da dove quell’infame mi chiamó a questo schifo. Nonostante tutto sto partecipando alla devozione dei primi 9 venerdì del mese,partecipo con inerzia e indifferenza,so benissimo che non ho nulla da aspettarmi da quell’infame che non ha mai mantenuto le promesse ma,almeno avró fatto il necessario anche se non merita nulla quel cecchino che chiamate Dio.