Assegno Unico per i genitori vedovi: con la pubblicazione del messaggio n. 724 del 17 febbraio 2023 l’INPS ha fornito le nuove istruzioni operative in merito all’applicazione della maggiorazione per i genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, nel caso di genitori rimasti vedovi durante il periodo di fruizione del beneficio economico.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento all’assegno unico e universale per i figli a carico previsto all’interno del decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021, e successive modificazioni.

Assegno Unico per i genitori vedovi: arrivano i chiarimenti per quanto riguarda la maggiorazione dell’importo dell’assegno unico da parte dell’INPS

Come abbiamo già accennato poco sopra l’INPS con il presente messaggio ha fornito delle nuove indicazioni per quanto riguarda l’applicazione ai nuclei vedovili della maggiorazione all’importo dell’assegno unico (c.d. bonus per il secondo percettore di reddito).

A tal proposito, l’art. 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021, prevede che:

Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1, fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro la maggiorazione non spetta”.

Perciò, dal momento che l’obiettivo principale di questo beneficio economico è quello di incentivare l’occupazione di entrambi i genitori appartenenti allo stesso nucleo familiare, la maggiorazione dell’importo dell’assegno unico non sarà riconosciuta per le domande che sono state presentate da parte di un nucleo familiare composto da un solo genitore, anche se quest’ultimo risulta essere in stato di occupazione.

Questi provvedimenti che erano stati comunicati dall’INPS, mediante la pubblicazione della circolare n. 23 del 9 febbraio 2022 e del messaggio n. 1714 del 20 aprile 2022, sono stati parzialmente modificati dai nuovi chiarimenti che sono arrivati da parte dell’Istituto con i presente messaggio.

In particolare, dal momento che la finalità del contributo è anche quella di assistere i genitori che si trovano in una situazione di maggiore fragilità, e quindi anche dei nuclei vedovili, su parere rilasciato anche da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’INPS ha comunicato che:

E’ erogato d’ufficio il bonus per il secondo percettore di reddito ai nuclei vedovili per i decessi del genitore lavoratore che si sono verificati nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’Assegno. Al riguardo, si precisa altresì che, al fine di beneficiare della maggiorazione in argomento, non è previsto alcun adempimento ulteriore in capo agli utenti interessati”.

In sostanza, la maggiorazione dell’importo dell’assegno unico spetterà anche ai genitori vedovi, fino alla conclusione dell’annualità in cui è avvenuto il decesso del genitore lavoratore.

Infine, per quanto riguarda le domande che sono state presentate a partire dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione sarà applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a partire dalla rata di assegno, qualora spettante, per la mensilità di marzo 2023.

Se vuoi avere maggiori informazioni riguardo il pagamento dell’assegno unico relativo al mese di marzo 2023 e se vuoi conoscere di quanto aumenteranno gli importi e in base a quali fattori ci sarà questa erogazione dell’assegno mensile per i nuclei beneficiari del contributo economico, allora ti consiglio di prendere visione di questo articolo di approfondimento, pubblicato sempre qui su Tag24.