Maradona piede Quartieri Spagnoli. Brutto risveglio questa mattina per i tifosi napoletani. Il quadro del piede sinistro di Diego Armando Maradona esposto ai Quartieri Spagnoli è stato saccheggiato la scorsa notte. L’opera, una scansione tridimensionale del piede sinistro di “D10S” , era stata donata da Stefano Ceci, amico del calciatore e anche suo manager. La riproduzione del piede sinistro era stata affissa nel sacrario proprio il giorno in cui nacque il calciatore nel 1960. Sul quadro c’è anche il Qr-code per la scansione per accedere a dei contenuti multimediali relativi alla storia di Maradona. In queste ore è caccia alla reliquia.

Maradona piede Quartieri Spagnoli, chi è l’autore del furto?

Durante i festeggiamenti della vittoria in trasferta del Napoli sul campo del Sassuolo qualcuno ha deciso di vendicarsi rubando il quadro che ritraeva il piede sinistro del calciatore Diego Armando Maradona. Ad essere indiziati per primi sono stati gli ultrà tifosi della Roma. Nei giorni scorsi infatti era girata in rete una chat in cui la tifoseria romanista aveva annunciato un’azione dimostrativa ai danni del quadro di Maradona. In realtà si faceva riferimento alla partita Napoli-Cremonese ma qualcuno deve aver pensato bene di voler rinviare il momento ad un’occasione più prelibata. Dopo l’ennesima vittoria del Napoli in trasferta, i romanisti hanno deciso di attuare il loro piano e si sono vendicati portando via quella che ad oggi è considerata una vera reliquia. L’opera era stata esposta proprio accanto al murales di Napoli, meta di pellegrinaggio dei turisti di tutto il mondo. E’ partita già la caccia al piede sinistro di Maradona anche se al momento non ci sono state significative novità. Sono in corso le visioni dei filmati delle telecamere di sorveglianza che potrebbero aiutare a risalire agli autori del furto.

Il murales di Maradona a Napoli: dove si trova e come visitarlo

La città di Napoli ha deciso di dedicare opere d’arte a Diego Armando Maradona. Dopo la sua morte sono state realizzate due statue, una voluta dal Comune di Napoli e l’altra da Aurelio De Laurentiis. Al calciatore sono stati dedicati anche due murales diventati attrattiva dei turisti. Il primo murales realizzato nel 1990 u sviluppato su un palazzo di sei piani nei Quartieri Spagnoli quando Maradona aiutò gli azzurri a conquistare il secondo scudetto. Si trova esattamente in Via Emanuele de Deo al n. 60. Proprio accanto a questo murales era stato esposto il quadro del piede sinistro del calciatore argentino, trafugato questa notte. A realizzare il murales ai Quartieri Spagnoli è stato Mario Filardi, un giovane artista di 23 anni. Filardi impiegò esattamente due notti e tre giorni per fare il murales di Maradona, grazie anche a una colletta del quartiere. Per tracciare il disegno, il giovane si era basato su una fotografia di Maradona. A svelaro fu la sorella: “Quel murale è nato per onorare Maradona perché ci aveva fatto vincere due scudetti. Quando vincemmo il secondo scudetto, tutti i ragazzi tifosi del Napoli, capitanati da Bostik, vennero a chiamare Mario perché era bravo e gli chiesero di fare il disegno. Lavorò per due notti e tre giorni, lo aiutarono tenendo i fari delle macchine accese per illuminare il muro mentre lui disegnava. Stava su quell’impalcatura precaria e io stavo sotto a guardare, senza neppure riuscire ad andare a dormire, perché avevo paura che cadesse lui e gli cadesse tutto addosso”. Concluso il murales seguì un festeggiamento con fuochi d’artificio. Con il passare del tempo la vernice del murales si è andata sbiadendo ed è stato necessario l’intervento di salvatore Iodice un artigiano della zona. In quell’occasione anche il Comune di Napoli supportò Iodice per restaurare il murales. Successivamente l’opera ebbe un ulteriore restyling con l’artista argentino Francisco Bosoletti nel 2017 che ripristinò il volto di Diego.