C’è un problema irrisolto negli Stati Uniti, di cui il presidente Joe Biden prende tristemente consapevolezza: è quello degli scontri d’arma da fuoco, le cui cronache infestano di drammi e tragedie pagine e siti web, l’ultima sparatoria è avvenuta in un’area rurale del Mississippi. Nel villaggio di Arkabutla, nella contea di Tate, un 52enne (poi identificato come Richard Dale Crum) ha ucciso sei persone, tra cui la sua ex moglie, in un minimarket, sparando all’apparenza con un preciso target.

Con il passare delle ore la vicenda ha assunto i contorni del dramma familiare, dal momento che altre due vittime sono state classificate come il patrigno e la sorellastra, almeno secondo le informazioni diffuse dallo sceriffo della contea. L’uomo, ora in custodia, ha aperto il fuoco con un fucile a pompa e due pistole, compiendo una vera e propria carneficina.

Sparatoria Mississippi, 73 episodi da inizio anno

Nel proseguimento cronologico della vicenda, la polizia ha aggiunto anche il nuovo marito dell’ex moglie tra i feriti. La polizia ha poi rintracciato Crum, il responsabile della sparatoria nel Mississippi, fuori dalla propria abitazione: l’uomo si è consegnato alle autorità e ha confessato di aver ucciso altre due persone, i cui corpi sono stati ritrovati nei pressi della casa.

Il governatore del Mississippi Tate Reeves, uno degli esponenti di spicco della NRA (National Rifle Association, un influente gruppo di sostenitori delle armi), ha dichiarato di essere stato informato dell’ultimo attacco e ha rivolto le condoglianze alle famiglie delle vittime. Cordoglio che è stato espresso anche dal presidente Joe Biden, il quale tuttavia ha dichiarato che “non è più sufficiente limitarsi alle condoglianze e alle preghiere per le vittime.

Stando ai dati più recenti del Gun Violence Archive, l’Osservatorio sulle sparatorie negli Usa, nel 2023 ci sono già stati 73 casi analoghi con una media di quattro vittime.

Siamo a 48 giorni dall’inizio dell’anno e la nostra nazione ha già subito almeno 73 sparatorie di massa. La violenza delle armi è un’epidemia e il Congresso deve agire ora

Joe Biden, presidente Usa

Solo lunedì scorso l’ultimo caso in un’università del Michigan aveva provocato la morte di tre studenti. A contrastare il desiderio di riforma di Biden è un’opposizione conservatrice che impedisce un rapido processo nell’iter parlamentare, a maggior ragione dopo le elezioni di metà mandato che hanno rafforzato la presenza di soggetti pro-armi.