L’assegno unico universale è una misura diretta a sostenere economicamente i figli. Per questo, le famiglie ottengono un contributo economico per i figli a carico.

L’Ente nazionale di previdenza sociale rilascia il sostegno economico per i figli dal settimo mese di gravidanza e fino all’età di 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.

L’importo del beneficio economico varia in virtù della condizione economica della famiglia sulla base del certificato ISEE in corso di validità, considerando il numero dei figli e la presenza di disabilità. In ogni caso, il contributo viene garantito in forma minima in assenza d’ISEE o con un reddito certificato oltre 40.000 euro.

Come funziona l’assegno unico per genitori non conviventi?

I genitori gestiscono il contributo economico dei figli minori e disabili. L’INPS in presenza di separazione rilascia il contributo spettante al genitore che esercita la responsabilità genitoriale. E, ancora, in presenza di affido condiviso permette di accordarsi per consentire l’erogazione a uno solo dei genitori. In altre parole, l’assegno spetta a uno dei genitori separati, se è stato stipulato un accordo tra le parti.

Inoltre, è possibile che il giudice in sede di separazione o divorzio emetta un provvedimento in cui riconosce l’attribuzione del beneficio a uno dei genitori. Una condizione che si manifesta anche in presenza della responsabilità genitoriale o con l’affidamento esclusivo del minore, come si legge dalla laleggepertutti.it.

In sostanza, i casi in cui a ricevere l’assegno unico è uno solo dei genitori possono essere diversi, tra cui:

  • se i genitori hanno stipulato un accordo tra le parti;
  • se uno dei genitori esercita la responsabilità genitoriale in via esclusiva;
  • in presenza di un provvedimento del giudice specifico che indica l’erogazione del contributo a uno dei genitori
  • in presenza di un affidamento esclusivo a uno dei genitori separati.

A quale coniuge spetta l’assegno unico?

Se l’assegno unico viene riconosciuto a uno dei genitori, l’INPS riconosce l’intero importo nella misura del 100 per cento.

Nel merito, come riporta l’INPS nella pagina dedicata all’assegno unico, si legge:

“In caso di affidamento esclusivo, il richiedente potrà chiedere la corresponsione del 100% dell’importo spettante. Resta ferma la possibilità dell’altro genitore di modificare tale scelta accedendo alla domanda mediante le proprie credenziali”.

In altre parole, anche in presenza della corresponsione unica, l’altro genitore può modificare tale diritto richiedendo all’Ente nazionale della previdenza sociale la misura del 50 per cento del valore dell’assegno unico spettante.

Inoltre, l’assegno unico e universale, a partire dal mese di marzo 2022 ha assorbito diversi sostegni economici a favore della natalità, quale:

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Con l’entrata a regime dell’Assegno unico vengono portate a consumo diversi bonus, oltre a ridurre il valore del bonus asilo nido.

L’assegno è cumulabile con altre misure a favore dei figli distribuite dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

Infine, la misura non trova punti di collisione con il Reddito di cittadinanza. Infatti, i percettori del RdC ottengono l’importo dell’assegno unico sulla base delle stesse modalità di distribuzione del sussidio di Stato, ricevendo l’importo spettante regolarmente accreditato sulla carta RdC.

L’Assegno non concorre alla formazione del reddito.

Come e quando si presenta la domanda per l’Assegno unico universale 2023?

La domanda per l’Assegno unico e universale va presentata annualmente, a partire dal 1° gennaio 2023.

La richiesta può essere presentata online dal sito ufficiale INPS, contact center o patronati. 

L’INPS permette la presentazione dell’istanza in tre modi, quali:

  • “accedendo dal sito INPS al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi”.