Accadde oggi, 18 febbraio 2004: arrestato il boss Giuseppe Morabito. Giuseppe Morabito nato ad Africo (Reggio Calabria) il 15 agosto 1934, è un mafioso italiano, boss della ‘Ndrangheta calabrese. Per anni latitante proprio in quanto capo della cosca Morabito. E’ noto anche come “u tiradrittu” che in dialetto calabrese significa: spara dritto, buona mira, colui che tira dritto senza rispetto di alcuna regola o persona. Un soprannome che Giuseppe Morabito ha ereditato dal padre.

Accadde oggi, 18 febbraio 2004: arrestato il boss Giuseppe Morabito

Giuseppe Morabito per anni è stato considerato anche il numero uno della ‘Ndrangheta. Per anni, inoltre, secondo la Commissione parlamentare antimafia è stato anche più importante dell’ex superlatitante Bernardo Provenzano capo di Cosa nostra. La sua carriera criminale inizia nel 1952 quando viene denunciato per occupazione arbitraria di immobili e danneggiamento, porto abusivo di armi, violenza privata e lesioni personali. Nel 1967 è accusato di essere il mandante della “strage di Locri”. Nel 1971 arriva l’assoluzione giudiziaria. Si narra che durante “i moti di Reggio Calabria”, Morabito sarebbe stato avvicinato dai Servizi segreti per avere informazioni su alcuni rapimenti nel Nord Italia. Una delle tante trattative Stato-Mafia.

Il cartello dei Narcos di casa nostra

Negli anni ’70, con Giuseppe Morabito nasce una serie di alleanze criminali per la gestione del narcotraffico tra i Barbaro di Platì, i Pelle di San Luca e i Pisano-Pesce-Bellocco di Rosarno sul versante tirrenico. Poi, negli anni ’80, dopo la “faida di Motticella” tra le cosche Morabito-Mollica e Speranza-Palamara-Scriva che provoca 50 morti, Morabito diventa capo della locale organizzazione mafiosa di Africo. Successivamente, Giuseppe Morabito fa da mediatore nella “faida di Roghudi”; anche se questo venne poi smentito in sede giudiziaria. Nonostante tutto, la prima ordinanza di custodia cautelare per Giuseppe Morabito risale al 1992. Per lui, l’accusa di associazione di tipo mafioso per traffico di stupefacenti.

Da re della droga all’arresto

Giuseppe Morabito, dal 1992 in avanti, continua a interessarsi del traffico internazionale di droga insieme ai suoi figli. Finiscono in manette per questo motivo anche suo fratello e suo figlio Giovanni. L’altro figlio Domenico Morabito invece muore a 39 anni nel 1996 in un conflitto a fuoco con la Polizia. Giuseppe Morabito viene arrestato 19 anni fa dopo ben 12 anni di latitanza. Località dell’arresto: Santa Venere, vicino Cardeto, un piccolo paese dell’Aspromonte reggino. Un’operazione congiunta dei carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria. Nel blitz finisce in manette anche anche suo genero Giuseppe Pansera, medico gastroenterologo.

Morabito come Messina Denaro al momento dell’arresto

Al momento della cattura il boss Giuseppe Morabito, un po’ come Matteo Messina Denaro recentemente, disse: “Trattatemi bene”. Come Messina Denaro non oppose resistenza alcuna e, rivolto ai carabinieri aggiunse: “Se non mi prendevate voi, non mi prendeva nessuno”. Gli arresti a cascata successivi: il 26 aprile 2010 a Melito di Porto Salvo manette per suo figlio, Rocco Morabito di 50 anni, in quel momento a capo della cosca. Mentre, il 5 marzo 2013 a Locri finisce nel sacco per associazione a delinquere e riciclaggio Francesco Sculli (funzionario del Comune di Bruzzano Zeffirio e padre del calciatore Giuseppe), genero di Giuseppe Morabito. Le manette scattano anche per l’altro figlio Rocco Morabito.

La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.