Ridere alle spalle di Donald Trump. In molti ci hanno pensato, in tanti l’hanno fatto. Il tema è però di strettissima attualità: le minacce che lo stesso ex Presidente degli Stati Uniti lanciava contro le arcinote Stolen Elections, la tornata elettorale che lo ha visto perdere contro Biden nel 2020. Rematch che ci sarà nel 2024.

Fox News citata in giudizio

Tutte le star e i massimi dirigenti di Fox News erano consapevoli che le accuse di brogli lanciate da Donald Trump fossero false, e ci ridevano sopra nei loro messaggi privati, ma nonostante questo le avevano rilanciate nei programmi in prima serata, per convincere milioni di telespettatori americani che qualcosa di illegale era davvero avvenuto. Per questo la Dominion Voting System ha avviato nei confronti di Fox News, a cui ha chiesto 1,6 miliardi di dollari di risarcimento per danno d’immagine. I principali conduttori dei programmi serali, Tucker Carlson, Sean Hannity e Laura Ingraham, nei loro messaggi privati ridevano delle accuse di brogli lanciate da Trump. In un messaggio inviato con il cellulare a Ingraham, Carlson aveva accusato l’avvocata di Trump, Sidney Powell, di “mentire”.

“Sidney è completamente matta. Nessuno lavorerà con lei. Lo stesso vale con Rudy (Giuliani, ndr)”

In un altro, Carlson si era scagliato contro la corrispondente della rete dalla Casa Bianca, che aveva rilanciato le accuse di brogli. “Vi prego – aveva scritto a Hannity – cacciatela, sono sconvolto, bisogna fermare tutto questo immediatamente, tipo stasera. Si sta danneggiando l’azienda”.

Anche Rupert Murdoch contro Rudy Giuliani

Giudizi poco eleganti anche per Rudy Giuliani, l’avvocato tuttofare che insieme con Powell aveva organizzato conferenze stampa per accusare i Democratici di brogli alle elezioni presidenziali del 2020. Hannity aveva definito Giuliani “uno che agisce come una persona non sana di mente”, mentre Ingraham lo aveva bollato seccamente come

idiota”. 

Dai messaggi contenuti nei nuovi documenti presentati in aula, risulta che anche il proprietario di Fox News, Rupert Murdoch, era convinto che Trump avesse mentito. In un messaggio il tycoon aveva detto: “ci vorrà tempo per sfatare il mito di Trump delle elezioni rubate”. E poi si era lamentato di come Giuliani avesse “consigliato molto male” l’allora presidente. Anche tra i vertici della rete c’era la chiara consapevolezza che fosse tutta una montatura. In modo sarcastico Jay Wallace, presidente di Fox News, aveva commentato che “i nordcoreani facevano tutto in modo più sfumato” rispetto alla rete conservatrice americana. Jerry Andrews, produttore esecutivo di un programma dal titolo “Justice with Judge Jeanine”, aveva definito “matta” la conduttrice, Jeanine Pirro, diventata celebre per i suoi interventi di parte in difesa di Trump.

Dominion, l’azienda che ha portato in tribunale Fox News

Tutto materiale che potrebbe giocare a favore di Dominion, la società che aveva fornito il software per la gestione dei dati elettorali e accusata dall’allora presidente di averlo manipolato per favorire la vittoria del suo sfidante, Joe Biden. Le varie inchieste avviate in più di quindici Stati hanno confermato che non ci sono stati brogli. L’ultimo è stato il grand jury in Georgia. Fox News, in tutto questo tempo, non solo ha respinto le accuse di aver fatto propaganda, ma di essere “orgogliosa” di come ha coperto le elezioni del 2020. Il network si è appellato alla “libertà d’espressione”.