Totò Cuffaro ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Palermo la completa riabilitazione e potrà ricandidarsi al suo vecchio ruolo. A rendere nota la notizia è stato lo stesso ex presidente della regione Sicilia, il quale ha sottolineato che la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici è stata dichiarata estinta. Ricordiamo che l’interdizione era stata emessa in seguito alla condanna di Cuffaro per concorso esterno in associazione mafiosa, reato per il quale ha scontato una pena di sei anni di reclusione.

Ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Amo questa terra e amo la politica. So di aver commesso molti errori e per i quali ho pagato un prezzo altissimo.

Ha dichiarato l’attuale commissario regionale della Dc

Toto Cuffaro può ricandidarsi, ma non lo farà 

Totò Cuffaro ha espresso i suoi buoni propositi per questo nuovo capitolo della sua vita. Il suo obbiettivo è quello di affermare il suo partito: 

Coltivo il diritto, e credo anche il dovere di potere continuare ad essere utile, per questo mi sono speso e mi sto spendendo, per affermare un partito di ideali e di valori: la Democrazia Cristiana. Un partito che voglio che sia nuovo, giovane e donna. Un partito dal cuore antico che abbia la voglia e la forza di fare un assalto alla disumanità e all’indifferenza.

Tuttavia, si esclude che voglia ricandidarsi a presidente della regione Sicilia:

Confermo con determinazione che il mio tempo per le candidature è finito. Potrò tornare a fare il medico. Impegnerò tutte le mie forze affinché la Democrazia Cristiana, oggi una realtà in Sicilia, possa diventare anche una realtà nel Paese. È questo il mio sogno e chiederò a Don Luigi Sturzo che mi aiuti affinché diventi realtà. E se riusciamo a far rinascere la Dc, chissà che non sia il miracolo per farlo divenire finalmente Santo.