Giorgia Meloni, tramite un tweet, ha fatto sapere che il ministro Nordio è stato minacciato dagli anarchici a favore di Alfredo Cospito. La premier ha parlato infatti di scritte inneggianti all’odio sulle mura della sede di Rappresentanza italiana presso l’UE a Bruxelles. La presidente del Consiglio ha espresso inoltre la sua solidarietà al Guardasigilli e al personale della sede. Infine ha affermato:
Lo Stato è al loro fianco e non arretra.
Il rigetto del ministro Nordio: “Cospito deve restare al 41 bis”
Il 9 febbraio, Carlo Nordio ha stabilito che Cospito deve restare al 41 bis, il regime del carcere duro. Il ministro della Giustizia ha respinto l’istanza di revoca avanzata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore del detenuto. Il 41 bis era stato disposto il 4 maggio dell’anno scorso dall’allora Guardasigilli Marta Cartabia per quattro anni. A quanto si apprende da fonti qualificate, tra le motivazioni alla base del rigetto ci sono il pericolo che Cospito possa comunicare con l’esterno e il fatto che abbia istigato la galassia anarchica ad azioni violente.
La difesa dell’anarchico non arretra
Intanto la difesa di Alfredo Cospito ha depositato al tribunale di Sorveglianza di Roma il ricorso contro il provvedimento con cui il ministro della Giustizia ha rigettato l’istanza di revoca del 41bis. Ricordiamo che Cospito è il primo anarchico a finire al 41-bis in Italia.
Lo sciopero della fame continua
Da tre mesi Alfredo Cospito è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute continuano a peggiorare di giorno in giorno. L’anarchico avrebbe difficoltà ad assumere gli integratori che aveva ripreso a prendere nei giorni scorsi. I difensori spiegano inoltre che Cospito non ha ripreso a mangiare e che non si sta nutrendo con yogurt e biscotti: il suo stomaco sarebbe entrato in una fase di incapacità di metabolizzare e digerire qualsiasi cosa. La sua vita sarebbe quindi appesa ad un filo.