Superenalotto tasse. I 90 fortunati e neo milionari, che ieri hanno centrato la sestina milionaria del Superenalotto, porteranno a casa oltre 4 milioni ognuno. Ma a quanto ammontano le ritenute dello stato sulle vincite dei concorsi come questo? In poche parole, quante tasse vengono trattenute e quanto rimane in tasca dei vincitori? La tassa chiamata proprio ‘la tassa della fortuna’ che prevede che la cifra complessiva verrà comunque decurtata del 20%. Degli oltre 371 milioni vinti ieri, infatti, circa 74 ne torneranno indietro – e quindi nelle casse dello Stato – per effetto della “tassa sulla fortuna” che prevede un prelievo del 20%, calcolato sulla parte eccedente i 500 euro di vincita. Di seguito la tabella stilata in base all’importo della vincita e che prevede che le commissioni di incasso non ci siano per vincite di importo inferiore o uguale a 100,00; €1,03 € per vincite di importo compreso tra 100,01 e 300,00; €3,10 € per vincite di importo compreso tra 300,01 e 1.000,00 €6,20 € per vincite di importo compreso tra 1.000,01 e 5.200,00 € per vincite fino a 52.000,00 € si applica una commissione di 5,16 € per le prenotazioni del bonifico nei Punti Pagamento Premi. Il 20 percento di 371 milioni rappresenta una bella somma che rientrerà nelle casse dello stato, ma l’importo della vincita è talmente alto che comunque permette ai fortunati di gioire, nonostante le tasse. E la vittoria di ieri è arrivata dopo quasi due anni di attesa e si tratta del primo “6” del 2023. Come riporta Agipronews, l’ultimo Jackpot risaliva al 22 maggio 2021, quando la fortuna si fermò a Montappone, un piccolo borgo in provincia di Fermo, dove vennero vinti 156 milioni (la quarta vincita più alta nella storia del gioco) con una schedina da 2 euro. Con quella di ieri sera sono 126 le vincite con il “6” realizzate dalla nascita del SuperEnalotto. Dal 1997 a oggi, considerando solo le vincite di prima categoria, sono stati distribuiti premi per oltre 5 miliardi di euro. La sestina vincente centrata ieri, con una vincita record da oltre 371 milioni di euro, è stata realizzata grazie a un sistema a caratura giocato attraverso la ‘Bacheca dei sistemi’ di Sisal.
Tasse sulle vincite del SuperEnalotto, come si ritirano i premi
Le modalità per ritirare quanto spetta ai fortunati 90 vincitori sono diverse. Se i 90 fortunati – tanti sono i nuovi ‘ricchi’ dopo la vincita di ieri – hanno giocato in una ricevitoria, possono presentare entro 90 giorni il tagliando vincente a uno degli uffici Premi di Sisal S.p.A (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13) a Milano o a Roma. Se la giocata è stata effettuata online, i vincitori dovranno presentare la stampa della giocata vincente, un documento di identità valido e il codice fiscale. La sestina vincente, oltre a spedire nelle casse dello stato 74 milioni per la ritenuta, contribuirà anche ad incrementare il tesoretto per le prossime estraizoni. Immediatamente verranno rimessi in palio 54,7 milioni di euro. Il tesoretto si è formato grazie a tutti i concorsi successivi all’ultimo “6” in cui non sono stati realizzati dei 5+ con la metà del montepremi della seconda categoria di premio che incrementa il Jackpot in palio, mentre il restante 50% va a formare il montepremi di ripartenza.
SuperEnalotto, Cos’è la ‘Bacheca dei sistemi’?
E’ una lavagna virtuale su cui i ricevitori si scambiano le giocate sistemistiche e possono prenotare le quote da rivendere ai propri clienti. La suddivisione in quote permette di partecipare a un sistema che mette in gioco più combinazioni, aumentando le probabilità di vincita, riducendo la spesa e dando la possibilità al giocatore di decidere quante quote mettere in gioco. L’ultimo Jackpot vinto con la ‘Bacheca dei sistemi’