Un bimbo di soli tre anni si spara e muore in un’abitazione della cittadina di DeLand, in Florida.

Il tragico incidente è avvenuto pochi giorni fa e ha riacceso il dibattito sull’abuso delle armi in USA.

Il piccolo era stata affidato dai genitori alla sorella di 16 anni prima di recarsi a fare la spesa al supermercato.

La pistola si trovava in un cassetto del comodino ed era di proprietà del padre del bambino.

Ecco come è andata la vicenda.

Bimbo di 3 anni si spara con una pistola trovata in casa in Florida: la ricostruzione del drammatico episodio

Erano da poco passate le 18.00 di mercoledì 15 febbraio 2023, quando si è consumata la tragedia all’interno di un’abitazione nella cittadina di DeLand in Florida, poco più a nord di Orlando.

Un normale e tranquillo pomeriggio in una famiglia americana è finito nel sangue quando un bimbo di soli 3 anni ha impugnato la pistola trovata nel cassetto di un comodino della casa in cui viveva e si è sparato.

 Secondo la ricostruzione di Mike Chitwood, sceriffo della contea di Volusia, in quel momento, i genitori del piccolo non si trovavano in casa.

Il bimbo di 3 anni, infatti, era stato affidato alla sorella di 16 anni che avrebbe dovuto prendersi cura dei fratellini di 3 e 7 anni durante l’assenza dei genitori che si erano allontanati per andare al supermercato.

Probabilmente a causa di una distrazione, il piccolo è sfuggito all’attenzione della sorella maggiore ed ha iniziato a giocare con la pistola fino a quando è improvvisamente partito un colpo.

A dare l’allarme è stata proprio la 16enne che, trovando il fratellino in un lago di sangue ha subito chiamato il numero di emergenza dicendo, “Il mio fratellino si è sparato, c’è sangue dappertutto“.

Nonostante i soccorsi si siano subito recati sul luogo del drammatico incidente, per il piccolo ormai non c’era più nulla da fare.

Le dichiarazioni dello sceriffo della Contea di Volusia

Secondo quanto è stato ricostruito dalle forze dell’ordine, il bambino si è sparato con una pistola da 9mm.

L’arma, infatti, era custodita in un cassetto di un comodino, dal momento che la cassaforte aveva subito un guasto.

Per le autorità, il colpo che ha ucciso il bimbo di 3 anni è partito accidentalmente.

Lo sceriffo della contea di Volusia, Mike Chitwood, ha spiegato che il padre della giovane vittima svolge la professione di agente carcerario ma la pistola trovata in casa non apparterebbe alle armi di servizio.

Si tratta, tuttavia, dell’ennesima tragedia provocata dalla presenza delle armi nelle famiglie americane e quest’ultimo drammatico avvenimento riaccende il dibattito sull’abuso di armi negli USA.

Per lo sceriffo, “Questo non sarebbe mai dovuto succedere” e ha ricordato che per eventuali arresti, la legge della Florida precede di dover attendere 7 giorni in caso di incidenti che coinvolgono bambini con le armi.

Infine, Mike Chitwood ha rivolto un appello alle famiglie che possiedono delle armi ricordando a tutti di tenerle sotto chiave per evitare incidenti simili: “Se avete figli piccoli, anche teenager, dovete tenerle chiuse“.

Incidenti analoghi, il dibattito sull’uso delle armi in USA

Poche settimane fa, era avvenuto un altro incidente in Usa che aveva destato molta preoccupazione all’interno di una scuola a Newport News, una cittadina della Virginia.

Un bimbo di 6 anni, infatti, aveva preso la pistola trovata in casa, legalmente acquistata dalla madre, e dopo averla nascosta nello zaino l’ha portata in classe.

Una volta a scuola, il bambino avrebbe tirato fuori la pistola dallo zaino sparando intenzionalmente all’insegnate.

La maestra di 25 anni, ricoverata nell’ospedale più vicino, ha riportato gravi ferite da arma da fuoco alla mano e nella parte superiore del petto.

Il bambino è stato preso in custodia da un ospedale e la polizia ha richiesto un ordine di detenzione temporanea nei suoi confronti.