Vittoria Morrone è spesso ospite del programma di La7 “Piazza Pulita” e partecipa ai vari dibattiti politici sugli argomenti più disparati. Viene presentata dal conduttore Corrado Formigli come psicologa e attivista del movimento politico La Base di Cosenza. La puntata andata in onda ieri sera, giovedì 16 febbraio 2023, è stata dedicata, in parte, al reddito di cittadinanza e all’importanza di questa misura come strumento contro la povertà. Nel confronto sulla tematica sono volate parole gravi con la Morrone, che con convinzione ha ribadito più volte che l’odio sociale va alimentato. Tutto nasce da una dichiarazione dello scrittore Christian Raimo nei confronti dell’imprenditore Stefano Bandecchi, presidente del CdA dell’Unicusano, accusato di immoralità per il suo stipendio da 4 milioni di euro all’anno. L’accusa è stata: “Chi guadagna 4 milioni di euro all’anno è immorale“. Un’affermazione che non è piaciuta a Raffaella Paita, senatrice di Italia Viva, che ha giudicato gravi le parole espresse da Raimo:
“Dire che un imprenditore che ha dei guadagni alti è immorale significa alimentare in questo Paese odio sociale. Gli imprenditori, in Italia, spesso hanno sacrificato la loro vita per dare lavoro alle persone. Questo dovrebbe essere un elemento unificante per la Nazione”.
Vittoria Morrone a Piazza Pulita: “L’odio sociale va alimentato”
A questo punto si è verificato qualcosa di grave. Uno perché Vittoria Morrone ha incitato alla violenza, due perché Vittoria Morrone che nel programma si definisce psicologa, e si fa presentare come tale, psicologa non è.
La Morrone ha risposto così alla senatrice Paita:
“Venga nelle zone più depresse del nostro Paese. Ci sono stati imprenditori che hanno usato i fondi europei e dopo tre anni se ne sono andati”.
E a seguire la frase incriminata:
“Comunque l’odio sociale va alimentato perché forse cambierà qualcosa in questo Paese”.
È saltata sulla sedia Nunzia De Gerolamo, l’ex parlamentare di Forza Italia, oggi presentatrice, anche lei ospite della trasmissione che, incredula, le ha detto:
“Ma cosa dice? Ma lei fa la psicologa? Pensi se io un giorno dovessi mandare mia figlia da una psicologa che incita all’odio sociale!”.
Risposta immediata della Morrone:
“Vado fiera dell’odio sociale e sì sono una psicologa”
Corrado Formigli si è accorto delle parole pericolose dell’attivista e, chiedendo alla regia di abbassare i microfoni degli ospiti che con veemenza commentavano l’uscita infelice, si è rivolto alla giovane:
“Io sono tutto tranne che un politicamente corretto. Ognuno può dire quello che vuole, però dire che l’odio sociale è un gran bene e che è giusto vantarsene, forse è sbagliato“
Invece di tornare sui suoi passi e ammettere di aver esagerato, la Morrone ha ribadito il suo incredibile parere: “Dopo decenni in cui dopo il divario tra persone ricche e persone continua ad aumentare sempre di più e non è mai stato fatto niente, né dalla destra né dalla sinistra, per ridurlo, e magari annullarlo, allora per forza che il risultato è l’odio sociale. E mi auguro che ce ne sia sempre di più“.
In sottofondo il commento della senatrice Paita: “Cambi mestiere, perché lei non può fare la psicologa dicendo queste cose”.
Professione? Quale professione? Vittoria Morrone che si definisce psicologa – il conduttore Formigli la presenta da tempo come tale – e che sul suo profilo Linkedin riporta la qualifica di “psicologa clinica e di comunità” non è una psicologa. Sempre sul Linkedin risulta tirocinante presso il reparto di Psichiatria nell’Azienda provinciale di Cosenza.
Vittoria Morrone non è una psicologa
Tag24.it ha cercato il suo nome sul sito Consiglio Nazionale Psicologi: Vittoria Morrone non risulta iscritta all’albo professionale. Vuol dire che non solo non ha conseguito l’abilitazione in psicologia mediante l’esame di Stato ma non potrebbe fregiarsi del titolo di psicologa.
La legge 56/89 sull’Ordinamento della professione di psicologo è molto chiaro:
“Per esercitare la professione di psicologo è necessario aver conseguito l’abilitazione in psicologia mediante l’esame di Stato ed essere iscritto nell’apposito albo professionale”.
Abbiamo contattato il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Calabria, Lombardo Armodio, che ha spiegato:
“Ci stiamo informando e facendo le verifiche del caso, qualora non fosse iscritta all’Ordine degli Psicologi procederemo alla denuncia. Un tirocinio non corrisponde al superamento dell’esame professionale. Se esercitasse la professione senza averne titolo sarebbe un reato penale”.
La Base Cosenza, il post sui social
Cos’è la Base di cui fa parte Vittoria Morrone? Sui social il movimento si descrive così: “Non è soltanto un luogo, ma uno spazio politico dove apprendere, incontrare persone, conoscere e creare esperienze che possano accompagnarci nei percorsi di lotta e di riscatto”.
E prontamente, sui social, ha commentato l’animato dibattito andato in scena su La7. In un passaggio La Base spiega che “volevamo tranquillizzare chi ci accusa di alimentare l’odio sociale. Purtroppo non serve che qualcuno soffi sul fuoco, perché la realtà è già drammatica così com’è e non fa che peggiorare”.