Morto Maurizio Scaparro. Il regista e critico teatrale è deceduto questa mattina nella sua casa romana. Lo scorso 22 settembre aveva compiuto 90 anni. Era l’ultimo grande personaggio di quel gruppo, di cui fu capostipite Strehler col Piccolo dei Milano, che, nel dopoguerra, fece nascere il teatro pubblico e la moderna regia in Italia. Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha voluto ricordare il regista teatrale con queste parole: “Con Maurizio Scaparro l’arte teatrale italiana perde uno dei suoi interpreti più grandi che, nella sua lunga e straordinaria carriera, ha lasciato il segno e ricordi indelebili anche in Veneto, a cominciare dai suoi anni come Direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia (dal 1979 al 1982) quando creò, fra l’altro, il “Carnevale del Teatro di Venezia. In una lunga e luminosa carriera Scaparro fu anche direttore del Teatro Olimpico di Vicenza ma, in generale, è stato uno dei grandi protagonisti della nascita del teatro pubblico e della moderna regia in Italia. Quando se ne va una persona come Scaparro l’intera cultura nazionale e internazionale perde con dolore una figura insostituibile”.

Morto Maurizio Scaparro, la carriera

Maurizio Scaparro ha iniziato a lavorare come critico teatrale per alcuni giornali come l’Avanti e la rivista Teatro Nuovo. E’ stato direttore del Teatro Stabile di Bologna e dello Stabile di Bolzano. Nel 1983 ha lavorato al fianco di Strehler e subito dopo divenne direttore del Teatro di Roma dal 1983 al 1990. Ha ricoperto lo stesso ruolo al Teatro Eliseo diventando poi commissario ell’Eti, e direttore dell’Olimpico di Vicenza. Nella sua carriera non ha mai smesso di lavorare come regista. Il suo debutto avvenne nel 1965 al Festival dei Due Mondi di Spoleto con “La Venexiana”. Negli anni ’80 partecipa alla regia per il “Don Chisciotte” opera che diverrà anche un fil per la televisione. Tra il 1979 e il 1983 è stato anche direttore del Festival Internazionale di teatro della Biennale di Venezia. Maurizio è stato protagonista di diversi appuntamenti in laguna come nel 1995 quando aveva presentato delle manifestazioni in programma per il Carnevale di Venezia con incontri e spettacoli. All’epoca aveva spiegato: “Vogliamo fare uscire la gente dalle case dove è costretta a vedere la televisione. Portarla nei teatri, nei cinema, nei musei a divertirsi e riflettere, riunendo le arti dello spettacolo in un fronte comune contro l’incultura dilagante”. Lo scorso anno per celebrare i suoi 90 anni era stata allestita una mostra a lui dedicata nel museo internazionale della maschera “Amleto e Donato Sartori” di villa Trevisan Savioli ad Abano Terme. L’esposizione “Il Carnevale squarcia la nebbia. Venezia, Scaparro, La Biennale 1980, 1981, 1982, 2006” era stata particolarmente apprezzata dai visitatori. In un’intervista al Corriere della Sera sulla sua attività di critico aveva dichiarato: “Il lavoro di critico accese in me una grande curiosità per quel mondo che un giorno sarebbe diventato la mia casa. Quel senso di appartenenza a quelle quattro mura invisibili, il teatro, ha fatto sì che virassi nella sua direzione facendo tesoro di ciò che il lavoro di critico mi aveva insegnato. Chissà, se non fossi entrato all’ Avanti forse oggi non sarei un regista”.

La vita privata

Non sappiamo se Maurizio Scaparro fosse sposato o avesse avuto figli. Della sua vita privata, purtroppo, non abbiamo molto notizie essendo lui assolutamente riservato sull’argomento.

Quando si terrà la camera ardente?

Domenica 19 febbraio sarà allestita al Teatro Argentina di Roma la camera ardente di Maurizio Scaparro. L’apertura al pubblico è prevista dalle 9.00 alle 14 con accesso libero a tutta la cittadinanza. Il Teatro di Roma accoglie con affetto e commozione uno dei grandi protagonisti del teatro italiano. I cittadini potranno tributare così l’ultimo saluto ad un artista straordinario.