Un incendio scoppiato all’interno dell’aeroporto JFK di New York ha causato numerosi disagi e caos tra i viaggiatori.

Il terminal 1, interessato dal rogo, è stato chiuso per motivi di sicurezza per circa 24 ore.

A causa dell’incendio che ha avuto origine da un blackout elettrico, diversi voli sono stati cancellati, tra cui due diretti in Italia.

Migliaia di passeggeri sono rimasti bloccati a terra e due voli in arrivo in USA sono stati dirottati.

Incendio all’aeroporto di New York, ecco cosa è successo

Secondo quanto è stato possibile apprendere, l’incendio divampato all’interno dell’aeroporto JFK di New York nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 2023, è stato scatenato da un blackout elettrico.

In breve tempo le fiamme hanno cominciato ad espandersi fino a danneggiare una serie di pannelli elettronici, mandando in tilt il Terminal 1 e causando diverse interruzioni della corrente elettrica.

Per precauzione, dunque, le autorità hanno deciso di chiudere completamente il terminal dei voli internazionali.

Tra i numerosi disagi provocati ai viaggiatori da questa decisione, un volo della compagnia Ita Airways partito da Milano e diretto a New York è dovuto tornare indietro dopo essere partito da alcune ore.

Un altro volo partito da Parigi, della compagnia Air France, non è riuscito ad atterrare all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York a causa dei guasti seguiti all’incendio ed è stato dirottato all’aeroporto internazionale di Newark, in New Jersey.

La stessa sorte è toccata a molti altri passeggeri che stavano viaggiando verso altre destinazioni.  Alcuni voli, infatti, sono stati dirottati verso aeroporti molto lontani da quello in cui era previsto l’atterraggio generando il malcontento tra i passeggeri.

Tra questi, un volo della Ethiopian Airlines partito da Francoforte e diretto a New York è atterrato a Boston, mentre un altro della compagnia Egypt Air Flight, decollato dal Cairo, è stato dirottato all’aeroporto internazionale Dulles di Washington.   

Tuttavia, la conseguenza più estrema è stata quella che ha interessato un volo partito da Auckland in Nuova Zelanda. Dopo essere stato in volo per sette ore, l’aereo è dovuto tornare all’aeroporto di partenza.

Uno dei portavoce della compagnia Air New Zealand ha parlato di questo imprevisto spiegando che l’atterraggio dell’aereo in un aeroporto americano diverso dal Jfk, avrebbe comportato una serie di ritardi a catena di altri voli della compagnia.

Il volo della compagnia Air New Zealand è, dunque, dovuto tornare al punto di partenza dopo essere stato più di sedici ore in aria.   

A tutti questi disagi si è aggiunto il caos che si è scatenato tra i passeggeri rimasti bloccati a terra nell’aeroporto JFK. I viaggiatori, infatti, sono stato costretti a rimanere per ore in aeroporto senza avere alcuna informazione in merito alla propria partenza.

Il guasto, causato da un incendio, ha costretto gli addetti ai lavori a rivedere tutti gli orari di partenza e arrivo dell’intero piano-voli causando disagi al traffico aereo e polemiche tra i viaggiatori.

Intanto, tutte le compagnie aeree hanno cercato di tenere costantemente informati i propri viaggiatori attraverso tutti i canali disponibili, dai siti web ufficiali alle Pagine social.

Il volo diretto da Milano a New York torna indietro dopo ore di viaggio

Come già anticipato tra i numerosi voli cancellati e dirottati, anche i passeggeri di un volo partito dal nostro Paese e diretto a New York hanno dovuto subire delle disavventure.

L’aereo della compagnia Ita Airways era partito da Milano alle 14.03 di giovedì 16 febbraio quando, dopo diverse ore di viaggio, è dovuto tornare indietro.

L’aereo ha fatto dietro front verso Milano durante la sorvolata in pieno Oceano Atlantico a causa dei danni provocati dall’incendio notturno che hanno mandato in tilt il Terminal 1.