Antonello Costa in Costa Power porta in scena due ore di grande comicità e la gente ne ha bisogno. Lo dimostra il sold out della maggior parte delle date al Teatro Roma dove, dal 16 al 26 febbraio, si potrà assistere al suo nuovo spettacolo. Dopo i difficili anni del lockdown, c’è voglia di leggerezza e questo comico dalla lunga e altisonante carriera è il messaggero giusto per portarla. Le emozioni di ricoprire questo ruolo e l’importanza della gavetta Costa le ha raccontate in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Antonello Costa in Costa Power, di cosa parla lo show

“Sarà una lunga maratona della risata. Starò sul palco per oltre due ore portando ben trenta personaggi, e cambiando quindi stile di recitazione e costumi di volta in volta. So già che sarà un piacere per me, non una fatica, perché quando sto su palco io sto sempre bene. I sold out di molte date di questo show dimostrano che sta bene anche la gente in sala.”

Antonello Costa in Costa Power, il bisogno del sorriso

“Non nascondiamoci, sono stati due anni davvero difficili. Il lockdown ci ha dato tanta tristezza per la malattia, le morti e la preoccupazione di un lavoro che in tanti hanno perso. Ora abbiamo bisogno di un sorriso, è l’unica terapia che dobbiamo seguire perché chi sorride sta meglio. Lo hanno dimostrato e lo posso testimoniare anche su me stesso.”

Sull’importanza di fare la gavetta

“Io mi sono esibito per tanti anni in moti posti di ogni dimensione. Ci sono state serate anche complicate ma è là che crei la professionalità. E’ là che ti fai il polso della gente, che capisci come prenderla anche quando la stai perdendo. Adesso i nuovi comici fanno solo video sul web e non hanno mai questo confronto. La gavetta serve, invece, e non lo invento io. Nella musica non è lo stesso?”

Sugli anni al Seven Show

“Era come la formazione del PSG? Ah ah, beh un po’ sì. C’era Teo Mammucari in conduzione e come comici io, Antonio Giuliani, Dado, Carmine Faraco, Max Giusti, Daniele Raco, Mago Forest, Annalisa Aglioti, Enrico Bertolino, Beppe Braida, Gabriele Cirilli, Fichi d’India, Enzo Salvi e Leonardo Manera. Tutta gente che in un modo o nell’altro ha trovato la sua strada.”

Sul primato di Roma verso Milano

“La vuoi sapere una verità scomoda? Che Zelig non si è inventato nulla! Lo schema del presentatore che passa i comici uno ad uno interagendo con loro esisteva a Roma nel Seven Show molto prima che arrivassero loro. Tra l’altro da allora, e sono passati più di vent’anni, non si è mai più innovato. Io avrei un format sui centri commerciali tutto da scoprire.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista dAntonello Costa:

https://www.radiocusanocampus.it/it/antonello-costa-costa-power

Ecco la locandina di “Costa Power” di Antonello Costa:

Antonello Costa in Costa Power