A Milano, al culmine di una lite condominiale nel corso della scorsa notte, un uomo di 44 anni di origini filippine ha accoltellato il vicino di casa.
Il fatto è avvenuto ndl capoluogo lombardo in via Romilli, intorno alle due e venti della notte tra Giovedì 16 e Venerdì 17 Febbraio. L’aggressore è stato poco dopo arrestato dai Carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.
La vittima, secondo quanto si apprende dalle prime informazioni non sarebbe fortunatamente in pericolo di vita.
Milano lite condominiale: arrestato l’aggressore
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del radiomobile, avvisati tramite la segnalazione degli altri condomini di una lite violenta nelle scale dell’edificio. Arrivati sul posto, i militari hanno trovato la vittima nell’androne del piano terra, distesa a terra con una vistosa ferita da arma da taglio all’addome.
L’uomo rimasto ferito nella colluttazione è un 32enne di origine marocchina, incensurato e regolare in Italia. I soccorritori del 118 lo hanno subito trasportato all’Ospedale Humanitas di Rozzano, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e da quanto trapelato dai medici non sarebbe in pericolo di vita.
Subito dopo l’arrivo delle forze dell’ordine i Carabinieri hanno compiuto tutte le indagini per identificare l’aggressore. Si tratta, infatti, di un uomo di 44 anni, anche lui incensurato che a sua volta, è stato portato al Pronto Soccorso del Policlinico di Milano per una lieve ferita lacerocontusa riportata durante la lite.
Non appena sarà dimesso verrà portato nel carcere di San Vittore, in stato d’arresto per tentato omicidio.
La classifica del Codacons sui motivi che scatenano le liti condominiali
Di recente il Codacons ha stilato una classifica dei motivi che in prevalenza scatenano le liti condominiali, che non tutte sfociano per fortuna in accoltellamenti.
In assoluto la prima causa scatenante sono gli odori fastidiosi provenienti dagli altri appartamenti. Generalmente si tratta degli odori legati all’uso della cucina che rischiano di guastare i rapporti tra i condomini. Al secondo posto, troviamo poi i rumori molesti provenienti da altri appartamenti. come la televisione o la radio a volume troppo elevato, le scarpe col tacco o gli spostamenti di sedie e mobili.
Al terzo posto ci sono invece le liti per gli animali domestici: i cani che sporcano in cortile, che abbaiano troppo o sono aggressivi con gli altri condomini o i gatti che miagolano durante la ore notturne.
La quarta causa per cui si litiga tra condomini è invece l’errato uso degli spazi condominiali comuni.
La quinta posizione della classifica del Codacons è occupata invece dai problemi relativi ai cortili o ai giardini condominiali. Come nel caso dei bambini che giocano a calcio o delle persone che parlano a voce alta.
Al sesto posto ci sono le vertenze con l’amministratore di condominio, richieste inevase, lavori non fatti o manutenzione dei locali non eseguite.
Infine all’ultimo posto delle cause più frequenti di litigio ci sono quelle per le piante e i balconi: l’innaffiatura eccessiva delle piante, le foglie che cadono o anche le tovaglie e i tappeti sbattuti dal piano superiore.
Quanto litigano i condomini italiani in tribunale
Per quanto riguarda le stime sulle cause legate a liti condominiali, il Codacons parla di circa due milioni di cause pendenti nei tribunali italiani.
Tra le regioni coi condomini più litigiosi, in testa troviamo la Campania e il Lazio. Che risultano i più attaccabrighe con più di 190 mila cause circa. Dopo di loro c’è la Sicilia e il Veneto con circa 160 mila cause pendenti.
Sembrano invece posti più tranquilli per la vita condominiale, regioni come la Liguria e le Marche con soli 50 mila fascicoli aperti, l’Abruzzo con 43 mila cause iscritte a ruolo, il Friuli Venezia Giulia con 40 mila e il Trentino Alto Adige con 30 mila cause pendenti.