Zelensky messaggio a Festival di Berlino era molto atteso e il presidente ha lasciato nuove pesantissime accuse alla Russia. Tra pochi giorni sarà un anno dal conflitto e continua la guerra anche a livello mediatico, infatti dopo la lettera della discordia letta da Amadeus anche l’importante festival tedesco ha ospitato un intervento del leader ucraino. Tra il pubblico c’era anche il vice-cancelliere e ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, così come la ministra dell’Interno, Nancy Faeser. Zelensky è apparso dopo un’introduzione dell’attore e regista Sean Penn, la cui opera “Superpower” – tra gli eventi più attesi fuori concorso al festival – racconta la guerra in Ucraina e l’esperienza dello stesso presidente. Durissime le accuse che Zelensky ha lanciato al suo omologo Putin, invitando l’arte ad assumersi le proprie responsabilità perché non è possibile restare neutrali davanti a quanto sta subendo il suo popolo.
Zelenesky messaggio a Berlino, il video del lungo applauso
President Zelenskys speech at Berlinale festival. ????????????????????????
— Tracey/UkrzaliznytsiaFella ???????????????? #NAFO (@trajaykay) February 16, 2023
Get your tissues ready. #HeroyamSlava ???????????????? pic.twitter.com/RgAh5zPzDO
Il video messaggio di Volodymyr Zelensky è stato proiettato nel corso della serata inaugurale del Festival del cinema di Berlino e tra coloro che lo hanno acclamato in platea c’era anche Sean Penn, il regista premio Oscar andato a Kiev per girare un documentario sulla guerra: “La Russia ha scatenato una guerra contro l’Ucraina, una guerra che dura da ormai quasi un anno, distruggendo città, uccidendo uomini. L’arte può restare fuori dalla politica? No, quando è una politica di aggressione. In questo caso l’arte non puo essere neutrale”.
L’accusa a Putin di voler costruire un muro
L’accusa più dura di Zelensky a Putin ricalca quanto già accaduto nella storia proprio nella capitale tedesca: “Berlino è stata a lungo una città divisa da un muro, un muro che divideva civiltà e tirannia, democrazia e totalitarismo. Era un muro che divideva le persone ma anche la loro cultura, le loro filosofie. Ora la Russia vuole ricostruire lo stesso muro da noi. Vuole costruire un muro tra noi e l’Europa”.
Il fondamentale sostegno dell’arte
Poi continua con un appello agli artisti a non abbandonare l’Ucraina “In tempi come questi, in una situazione come questa, l’arte non puoò restare fuori, non può essere indifferente, non puo’ essere neutrale. Deve pronunciarsi, deve esplicitare la sua posizione. Certo, tecnicamente il cinema, un film, non possono cambiare il mondo. Ma un buon film può influenzare, può ispirare, può contribuire a cambiare il mondo. Il vostro sostegno è importante per noi; ci separano centinaia di chilometri ma siamo fianco a fianco. Parliamo lingue diverse ma parliamo la stessa lingua. Oggi l’Ucraina è la fortezza del mondo libero, noi difendiamo questa fortezza per noi, col vostro aiuto, e la difendiamo anche per voi”.