E’ morto Giorgio Ruffolo, politico, economista, dirigente d’azienda, giornalista e saggista italiano, storico esponente del Partito Socialista Italiano e della sua corrente ‘sinistra lombardiana’. Ruffolo aveva 96 anni. Era stato ministro dell’Ambiente dal 29 luglio 1987 al 28 giugno 1992 nei governi Goria, De Mita, Andreotti VI e VII.
“Giorgio Ruffolo lascia una traccia duratura nella cultura e nella politica socialista e della sinistra italiana”, sottolinea Valdo Spini, uno dei suoi successori nella carica di ministro dell’Ambiente ed ex vicesegretario nazionale del Psi.
“Segretario nazionale al ministero della Programmazione economica, deputato europeo, deputato italiano e poi senatore, ministro dell’Ambiente per tutta la legislatura ’87-’92, Ruffolo ha percorso tutto l’iter di un’importante vicenda istituzionale – sostiene -. Lo ha fatto con la competenza dell’economista di alto livello, ma anche con l’impegno di militante politico socialista fino dai tempi della sia giovanile militanza nella Federazione Giovanile socialista italiana”.
Morto Giorgio Ruffolo. La carriera
Nel Psi militò nella corrente di Antonio Giolitti e poi nella sinistra lombardiana. Insieme partecipammo alla fondazione dei Democratici di sinistra, formazione politica che vide la collocazione del simbolo del Partito Socialista Europeo alla base della Quercia del Pds al posto di quello del Pci”.
“In Ruffolo si coniugavano in modo del tutto particolare l’intellettuale e il militante, all’insegna di un dialogo tra ragione e passione che lo accompagnò per tutta la vita. Per la mia generazione– ricorda ancora Spini– un punto di riferimento essenziale.
Personalmente gli ho voluto molto bene, per la relazione che sapeva intessere anche sul piano umano. Si sapeva che la sua malattia non gli permetteva più di partecipare al dibattito politico e culturale, ma la sua presenza muta era comunque un punto di riferimento. Alla famiglia, agli amici, ai collaboratori tutta la partecipazione al dolore e al rimpianto”