Joe Biden ha 80 anni ed è il Presidente più anziano nella storia degli Stati Uniti d’America. Ecco perché sta valutando bene la possibilità di correre per le elezioni presidenziali del prossimo anno. E le valutazioni non stanno toccando solamente gli aspetti familiari ma anche quelli squisitamente energetici e, soprattutto, salutari. Il Presidente completerà oggi un controllo medico di routine che l’AGI definisce un passo cruciale in vista della sua candidatura nel 2024. La Casa Bianca – si apprende – ha promesso di rendere pubblico il referto del medico dell’ottantenne presidente, come ha fatto anche in occasione del suo precedente controllo nel 2021. Questa volta, con la campagna repubblicana del 2024 già in corso, il rapporto sarà esaminato ancora più da vicino.

Biden visita medica necessaria: elezioni 2024 sì o no?

Fosse per Joe Biden non ci sarebbero dubbi circa una candidatura alle elezioni presidenziali del 2024: “È mia intenzione – ha detto in un’intervista alla PBS l’8 febbraio – ma non ho ancora preso una decisione definitiva”, Ma non deve fare i conti solo con le sue volontà. Ci sono i diversi aspetti da considerare: quelli politici interni al partito democratico, quelli di contesto con il presidente che gode di scarsi indici di gradimento nonostante l’esaltante risultato delle midterm, e quelli di salute appunto.

L’ultimo controllo di Biden risale al 19 novembre 2021, quando si è sottoposto a un esame completo, compresa una colonscopia in anestesia generale. Ha trasferito i suoi poteri per un’ora e 25 minuti alla vicepresidente Kamala Harris, rendendola la prima donna nella storia degli Stati Uniti a detenere la prerogativa presidenziale. Il medico del presidente, Kevin O’Connor, all’epoca aveva dipinto il quadro di un uomo in salute e in grado di svolgere le sue funzioni presidenziali. Tuttavia, ha anche evidenziato segni relativamente lievi di vecchiaia e ha notato l’andatura più rigida di Biden, attribuendola a una lieve patologia nervosa che colpisce i piedi, oltre a una frequente tosse causata dal reflusso gastroesofageo.

Joe Biden conduce una vita esemplare: non fuma, non beve, pratica sport. Anche per questo non ha avuto problemi di salute importanti da quando è stato operato al cervello nel 1988. Lo scorso luglio è risultato positivo al test Covid-19, ma non aveva una forma grave della malattia. Una resistenza fuori dal comune, come si evince dalle apparizioni pubbliche e dai numerosi viaggi presidenziali, nonostante l’età.

Gli attacchi repbblicani

Ma l’età non è solamente un problema personale ma anche politico. Rimane, infatti, un punto di attacco frequente da parte dell’opposizione repubblicana. Alcuni degli oppositori sostengono addirittura che non sia più in grado di ragionare, citando alcuni suoi momenti di confusione e il suo parlare confuso. Emblematico è l’atteggiamento comunicativo di Donald Trump che già nel 2020 inventò il nomignolo sleepy Joe ed era solito attaccare il suo allora sfidante per l’età, la lentezza, la goffaggine. Aveva 78 anni, l’anno prossimo ne avrà 81. Gli attacchi Trump – che è l’indiziato numero uno a rappresentare i repubblicani alle elezioni presidenziali – potrebbero in tal senso farsi ancora più netti.

Ma non c’è solo Trump. Nikki Haley, la repubblicana di 51 anni che è appena entrata in corsa per il 2024, ha chiesto di sottoporre a test di idoneità mentale tutti i funzionari eletti di età superiore ai 75 anni. Questo varrebbe anche per l’ex presidente Trump, 76 anni, che lei sta sfidando con la sua candidatura.

Insomma, se si candiderà Biden dovrà affrontare sia i rigori di una campagna elettorale sia le esigenze della sua carica. Ma vuole che gli americani lo giudichino in base ai risultati ottenuti, affermando di fatto che l’età è solo un numero. Ma per farlo vuole la certezza che sia tutto ok e, quindi, un placet dal suo medico personale. Attendiamo, dunque, il report.