Angelo Zen terremoto Turchia. E’ stato ritrovato senza vita il corpo dell’imprenditore veneziano che risultava scomparso dal giorno del terremoto avvenuto lo scorso 6 febbraio. A dare l’annuncio in un tweet è stato il Ministro degli Esteri Tajani: “Purtroppo è stato ritrovato senza vita il corpo di Angelo Zen”. Tajani ha fatto sapere che la notizia è stata comunicata già ai suoi familiari: “Abbiamo già provveduto ad informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia. Mi stringo al dolore dei suoi cari”, ha aggiunto Tajani. Angelo Zen, tecnico manutentore di macchinari per aziende orafe, si trovava in Turchia per motivi di lavoro quando si è verificato il sisma. Gli ultimi contatti con la famiglia risalgono al 5 febbraio. L’albergo in cui risiedeva Zen è andato distrutto dopo la scossa di magnitudo 7.8. La mattina del terremoto Angelo avrebbe dovuto incontrare l’operaio manutentore orafo Suleyman Hilmi Metin  per un appuntamento di lavoro. Non vedendolo arrivare, l’uomo aveva inviato ad Angelo un messaggio su Whatsapp ma sulla app appariva una sola spunta grigia. Il messaggio non era mai stato recapitato in quanto Angelo era rimasto vittima del terremoto e il suo corpo era sotto le macerie. La comunità di Romano d’Ezzelino è rimasta sotto choc per il tragico epilogo. L’uomo da un po’ di tempo risiedeva a Maerne di Martellago assieme alla seconda moglie.

Angelo Zen terremoto Turchia, il cordoglio di Zaia e Brugnaro

Il governatore Luca Zaia ha espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia di Angelo Zen: “Per tutto questo tempo abbiamo sperato in una soluzione positiva e ci siamo tenuti in contatto costante con il Ministero. Esprimo alla sua famiglia il più profondo cordoglio del Veneto e mio personale”. Anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si è stretto attorno ai familiari dell’imprenditore rimasto vittima del sisma in Turchia: “Ci stringiamo a fianco dei familiari di Angelo Zen, tragica vittima del terremoto che ha colpito Turchia e Siria”. Il sindaco di Martellago, paese in cui viveva Angelo Zen, ha dichiarato che più passavano i giorni più la speranza si è affievolita nonostante le notizie di alcune persone trovate vive sotto le macerie: “Più passavano i giorni, più pensavamo che questa notizia arrivasse. La speranza però era tanta visto che, anche a distanza di tante ore, persone sono state trovate ancora in vita. È una notizia triste per tutta la comunità di Martellago: siamo vicini alla famiglia e pronti ad aiutarla”.

Sale il bilancio delle vittime

Il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia sale ancora. L’ultimo aggiornamento parla di almeno 36.187 morti nella sola Turchia. Il dato sconvolgente è stato reso noto dall’agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad. In Siria il numero delle vittime è salito ad almeno 5.651 anche se stando ad alcune indiscrezioni il dato potrebbe subire una significativa variazione. Sono ancora molti i corpi sepolti sotto le macerie. A dieci giorni dal terremoto però spuntano anche notizie positive. A distanza di 248 ore dal sisma una ragazza di 17 anni è stata estratta viva dalle macerie dell’edificio in cui era rimasta intrappolata. Nella giornata di ieri altre due donne erano state salvate. Ad Antiochia sono stati estratti vivi ieri una madre e i suoi due bambini. Intanto la Turchia sta continuando a ricevere aiuti a livello internazionale. Per questa sera è prevista la partenza dal porto di Trieste dei primi aiuti destinati alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e gestiti dall’hub nazionale individuato dal Dipartimento di Protezione civile in Friuli Venezia Giulia. I container con gli aiuti sono stati caricati sui camion della Protezione civile di Palmanova e successivamente su un traghetto con destinazione porto di Mersin. Il materiale proviene da Umbria, Marche, Bolzano, Emilia Romagna, Calabria, Basilicata e Puglia oltre che da associazioni nazionali di protezione civile e dal Friuli Venezia Giulia.