Delmastro indagato per il caso Cospito. Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro sarà sentito domani dai pm di Roma nell’ambito dell’inchiesta per rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio nell’ambito della vicenda legata all’anarchico Alfredo Cospito, sottoposto al 41 bis e dall’ottobre scorso in sciopero della fame. Il sottosegretario, infatti, è stato iscritto nel registro degli indagati della procura capitolina. L’inchiesta ha preso il via dopo l’esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli in relazione all’intervento del parlamentare Giovanni Donzelli alla Camera dei deputati il 31 gennaio scorso sul caso Cospito.

Delmastro indagato, perché? Cos’è successo

L’antefatto di questa faccenda risale a nemmeno un mese fa. Quando il deputato Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) ha preso parola in aula per parlare di Alfredo Cospito, un anarchico attualmente in regime di 41 bis. Donzelli disse: “Cospito è un terrorista e lo rivendicava con orgoglio dal carcere. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: ‘Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato’, che sarebbe l’abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: ‘Dev’essere una lotta contro il 41 bis’. Ma lo stesso giorno, il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”. Ci sono almeno due aspetti di questa dichiarazione che hanno infiammato, nei giorni successivi fino ad oggi, l’opinione pubblica e gli esponenti politici. L’accusa al Pd reo, addirittura, secondo Donzelli, di colludere con la criminalità organizzata. Poi l’aspetto che si ricollega al Sottosegretario Delmastro: Donzelli ha rivelato dei contenuti di appartenenza del Ministero della Giustizia. Nello specifico, come si evince dalle parole, una presunta conversazione tra Cospito ed un esponente del clan dei Casalesi. Queste informazioni sono state fornite proprio dal Sottosegretario Delmastro che, visto il polverone, ha spiegato tutto ai microfoni di Fanpage: “Donzelli mi ha chiesto ed ho risposto. Confermo che a domanda di un deputato su quale sia lo spessore criminale della faccenda io ho risposto. Ho risposto fornendo informazioni non decretate”. Tutto ciò ha evidentemente adirato le opposizioni che hanno chiesto le dimissioni del Sottosegretario ed inoltrato (Pd e M5s) una mozione di sfiducia. Il gruppo Verdi e Sinistra Italiana ha fatto di più: hanno presentato un esposto alle autorità competenti che hanno, quindi, aperto il caso.

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Le opposizioni insorgono

Angelo Bonelli, co-portavoce dell’alleanza Verdi-Sinistra, ha immediatamente rivendicato l’atto giudiziario che è anche un atto politico:

Spiace che a fare chiarezza sulla vicenda di Donzelli e Delmastro non sia stato il ministero della Giustizia ma sia l’autorità giudiziaria che, sulla base dell’esposto che ho presentato il 2 febbraio alla Procura della Repubblica di Roma, oggi avrebbe indagato per rivelazioni di segreto d’ufficio il sottosegretario Delmastro.

Poi con nettezza ribadisce:

Ribadisco che a prescindere dall’esito dell’inchiesta giudiziaria il sottosegretario Del Mastro e Donzelli si devono dimettere rispettivamente da sottosegretario e vicepresidente Copasir per evidente inadeguatezza e inaffidabilità e non vorrei che dall’inchiesta scaturisse una sconfessione delle tesi del ministro Nordio, perché a quel punto chiederemo conto anche a lui.

Azione prende le distanze da questo mood dell’opposizione ed attraverso un tweet di Enrico Costa (ripreso dal leader Carlo Calenda) fa sapere che: “No, caro Bonelli. L’equazione indagine=dimissioni è sbagliatissima. Non si usa la magistratura per colpire l’avversario politico. Le dimissioni si chiedono per ragioni POLITICHE, non perché uno è indagato. Te lo dice chi su molte cose la pensa all’opposto di Delmastro”.

Mentre il Pd tallona il Ministro Nordio, il M5s si accoda alle parole di Bonelli. Così la Senatrice Floridia:

Secondo quanto si apprende dalla stampa il sottosegretario alla giustizia Delmastro è indagato dalla Procura di Roma per la nota vicenda sui documenti rivelati sul caso Cospito. La giustizia farà il suo corso e resta ferma la presunzione di innocenza. Ma sul piano politico, dopo che i fatti sono stati per giunta ammessi dallo stesso Delmastro, sono ancora più evidenti le ragioni che gli imporrebbero di dimettersi o a Giorgia Meloni di chiedergli un passo indietro. È ancor più urgente la calendarizzazione della mozione di censura presentata alla Camera dal Movimento 5 Stelle