Ci risiamo, Elon Musk ne ha combinata un’altra delle sue: l’istrionico miliardario avrebbe infatti modificato l’algoritmo di Twitter per fare in modo che i suoi tweet avessero più “reach” e più interazioni. Pur di assicurarsi il risultato, il tycoon sudafricano avrebbe radunato a San Francisco un team di 80 ingegneri dando loro precise istruzioni e minacciando l’immediato licenziamento se l’intervento non avesse sortito i frutti insperati.

Ma da dove nasce questo desiderio di popolarità? La domanda è lecita, perché tendenzialmente ogni cinguettio di Musk genera sempre numeri impressionanti a livello social (anche se per lo più per il suo contenuto che per la portata). Ebbene, il patron di Tesla sarebbe rimasto deluso dalla comparazione sfavorevole a tema Superbowl, in cui il tweet del presidente Biden ha generato 29 milioni di reazioni. Musk si è “fermato” ad appena 9,1 milioni.

Algoritmo di Twitter modificato da Musk, la causa è… Joe Biden

Il leader della Casa Bianca ha inoltre puntato su una comunicazione fortemente ironica, scherzando sul fatto di non potersi sbilanciare apertamente essendo la massima rappresentanza istituzionale di entrambe le squadre: eppure, “in quanto marito di Jill – la moglie, ndr”, Biden ha sentenziato il suo appoggio per i Philadelphia Eagles.

Più o meno nelle stesse ore anche Elon Musk pubblicava un tweet a favore dei futuri sconfitti, tuttavia oscurato dai risultati brillanti di quello del presidente Biden: per contrastare tale delusione, ecco dunque che il miliardario sudafricano avrebbe dunque modificato l’algoritmo, twittando nuovamente anche a sostegno dei Kansas City Chiefs.

Il problema era stato segnalato da migliaia di utenti, i quali avevano denunciato il fatto che la sezione “Per te”, che compone la home di Twitter insieme a quella “Seguiti”, si era trasformata nella bacheca personale del proprietario di Space X. E’ dunque assai probabile che gli ingegneri abbiano silenziato e bypassato i filtri impostati dagli utenti per aumentare la visibilità dei tweet di Musk.

Il tycoon cerca sostituti nel ruolo di Ceo

In ogni caso, l’accaduto ha generato una reazione (questa sì virale) sui social network, per lo più nella forma ilare dei “meme”.

Un ingegnere si è lasciato sfuggire in forma anonima che il calo di engagement di Musk potrebbe essere dovuto al fatto che molti utenti hanno deciso di bloccarlo o di nasconderne i contenuti. A completare un quadro ai limiti del surreale contribuisce il messaggio del cugino di Musk, James, sulla piattaforma Slack (social in ambito business), in cui chiedeva aiuto “per creare dashboard e scrivere software”: una sorta di “call to action” a tutti gli effetti.

Da un punto di vista prettamente numerico, la modifica dell’algoritmo avrebbe aumentato di circa 1.000 volte la visibilità dei post del tycoon: lo stesso Musk si è divertito a constatare l’invasione dei suoi tweet postando a sua volta un “meme” che ironizzava sulla situazione. Eppure, qualche utente più sgamato ha immediatamente collegato i due fenomeni e ha fatto il classico “due più due”.

Tra le questioni pregnanti che il Ceo di Twitter dovrebbe invece affrontare a breve figura la cessione del ruolo di amministratore delegato: il miliardario si è concesso del tempo parlando di “decisione entro fine anno”, ribadendo che la priorità deve rimanere creare una piattaforma che funzioni bene, sia da un punto di vista logistico che finanziario.