Esplosione Teramo oggi. Nel primo pomeriggio intorno alle 14.30 si è verificato un tragico incidente sul lavoro nei pressi della fabbrica di fuochi d’artificio Di Blasio Fireworks, nella frazione Caprafico a Teramo. Un operaio di 62 anni ha perso la vita mentre un altro di 43 anni è rimasto ferito a seguito dell’esplosione di un ordigno. La dinamica è ancora in fase di accertamento ma, secondo le prime informazioni, il grave incidente si sarebbe verificato all’aperto, in un’area di prova poco distante dall’azienda. Gli operai stavano provando due ordigni. Il primo è però esploso regolarmente senza creare problemi mentre il secondo ha provocato il drammatico epilogo. I residenti della zona che hanno visto le fiamme hanno subito allertato i vigili del fuoco e i soccorsi.
Esplosione Teramo oggi, morto un operaio e un ferito
I due operai sono stati travolti dall’onda d’urto. Il 62enne è morto a causa delle gravissime lesioni riportate mentre l’uomo di 43 anni è stato trasportato in ospedale a Teramo e le sue condizioni non destano preoccupazione. L’esplosione non ha interessato lo stabilimento e ha provocato l’incendio di sterpaglie e rotoballe. Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri di Teramo che si stanno occupando di tutti gli accertamenti del caso, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e chiarire cosa abbia provocato l’esplosione. La fabbrica di materie esplodenti non è stata in alcun modo interessata dell’esplosione. I vigili del fuoco hanno provveduto a spegnere l’incendio del rotoballe e delle sterpaglie nell’area interessata al l’esplosione.
Gli incidenti sul lavoro
Lo scorso 12 settembre un uomo di 62 anni era rimasto ucciso da un’esplosione avvenuta in una fabbrica a Belpasso vicino Catania. L’uomo stava lavorando con della polvere pirica. All’esplosione non era seguito un incendio. Il corpo dell’uomo è stato straziato dalla violenza dello scoppio avvenuto all’esterno della struttura. Non erano presenti altri lavoratori perché la tragedia si è verificata prima che arrivassero gli altri dipendenti. A quell’ora era presente soltanto il fratello Alfredo che non è rimasto coinvolto nell’esplosione. E’ il secondo lutto per la famiglia: nel 1997 in uno scoppio nella fabbrica a Belpasso era morto il fratello Gianluca. Inoltre nel 2001 in una esplosione in una fabbrica a Militello Val di Catania aveva perso la vita la moglie del titolare, Agata Sapienza, mentre il marito, uno dei fratelli Vaccalluzzo, Ernesto, era rimasto gravemente ustionato. Nella giornata di ieri invece il titolare di una fabbrica di fuochi d’artificio situata a Pontecorvo, nel Frusinate è rimasto ustionato al volto e alle mani dopo la deflagrazione provocata dalla miscelazione di polvere pirica. L’uomo è riuscito a scappare prima che si verificasse lo scoppio e pertanto le conseguenze non sono state drammatiche. Non ci sono stati feriti gravi, uno dei proprietari è finito in ospedale per accertamenti dopo lievi ustioni. Nel pomeriggio ha detto: “Sto bene, ringrazio e tranquillizzo tutti”. A Bari un operaio è caduto da una scala ed è morto a causa delle gravi ferite riportate. Stando ai primi accertamenti, la caduta potrebbe essere stata causata dall’esplosione di una bombola di gas. Sconvolti i vicini di casa che hanno dichiarato: “Lo vedevamo quando la mattina, davanti al portone del palazzo nel quale abitava, aspettava qualcuno che lo chiamasse per andare a fare qualche lavoretto. Come si faceva una volta”. Al momento è stata aperta un’inchiesta. Il sindacalista UIL Puglia Emanuele Ronzoni ha sottolineato l’importanza della tutela sul lavoro: “Non è ammissibile uscire di casa la mattina per conquistare un futuro stabile per sé e per i propri cari e non farvi più ritorno. La misura è colma, pensate se tutte quelle persone fossero morte a causa di stragi mafiose, oggi assisteremmo a un moto di indignazione generale, invece il fenomeno è troppo spesso sottovalutato”.