Tra le tendenze più in rampa di lancio nel 2023 c’è il mercato dell’intelligenza artificiale: il sistema open source ChatGPT, poi Google e Microsoft hanno colonizzato il dibattito portando al centro della discussione il seguente quesito: come rapportare l’AI nelle imprese?
Questo il macro tema al centro di una serie di convegni in corso durante queste giornate, ma l’aspetto emerge anche dalle parole di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, al termine della cabina di regia sull’internazionalizzazione.
L’obiettivo è quello di riuscire a concentrare in maniera efficace gli investimenti nelle due aree che attualmente rappresentano il futuro: la transizione digitale e quella ecologica, da cui si dipanano altri campi. Uno di questi è proprio l’intelligenza artificiale, insieme per esempio al sistema produttivo delle batterie per le auto elettriche.
Credo che l’Italia possa vincere questa sfida, ha tutti gli elementi per farlo
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy
Intelligenza artificiale nelle imprese, i dati dell’Osservatorio nel 2022
D’altronde, di AI si parla ormai da diverso tempo: i primi studi risalgono infatti ai primi anni Settanta, eppure dopo un periodo in cui big data e algoritmi sono entrati in punta di piedi sia nel lato accademico che in quello scientifico, non si è mai avuta la sensazione di un cambiamento imminente.
Ma la sensazione è presto cambiata e l’adozione dell’intelligenza artificiale nelle imprese (oltre che per uso privato) può segnare quello step successivo che qualche anno fa appariva lontanissimo. L’Italia è inoltre uno dei Paesi più all’avanguardia nel settore, come dimostrano i dati riferiti al 2022 dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano: +32% rispetto al 2021, ma come interpretare questa crescita?
Anche in Italia, siamo entrati ormai in maniera convinta nell’era dell’implementazione dell’AI
Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio
Complessivamente, il mercato dell’AI vale circa mezzo miliardo di euro, e riguarda soprattutto le grandi imprese (61%). Per quanto concerne le PMI il dato scende al 15%, tuttavia c’è grande fermento che bolle in pentola per il prossimo biennio. Da un punto di vista applicativo, invece, l’Intelligenza Artificiale è utilizzata successivamente per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Intelligent Data Processing, 34%), per il linguaggio (28%, ChatGPT ne è un esempio) e in ambito marketing (Recommendation System, 19%).