È morto l’autista di un furgone coinvolto in un incidente stradale a Cavezzo in provincia di Modena.
Lo scontro fatale è avvenuto ieri mattina, poco dopo le ore 8:30 in località Villa Motta sulla strada provinciale che conduce proprio al comune modenese distante solo una manciata di chilometri dalla più popolosa Carpi.
La vittima è stata immediatamente identificata con le autorità che hanno diffuso le generalità: si tratta di Liliano Ferro, 60enne operario nella propria ditta di lattoneria ed originario di Carpi.
La dinamica dell’incidente non è ancora del tutto chiara. Pare che l’uomo, alla guida del suo autocarro commerciale, abbia accidentalmente invaso la corsia opposta all’altezza della ditta Motta Serramenti. In quel momento era in transito un 50enne di Mirandola a bordo della sua automobile, una Lexus. Lo schianto è stato violento ed inevitabile, nonostante l’automobilista abbia cercato all’ultimo di deviare la sua traiettoria.
Nonostante il furgone con cassone ribaltabile avesse una maggior grandezza, proprio questo veicolo ha avuto la peggio e il suo conducente ha subito traumi fatali. Infatti, la tecnologia più moderna unita ad un sistema di sicurezza avanzato della Lexus hanno permesso di salvare la vita dell’automobilista.
Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi allertati da alcuni passanti che hanno assistito al terribile schianto. Sul posto sono dunque sopraggiunti i medici del 118 a bordo di un’autoambulanza e con il supporto di un mezzo di elisoccorso.
Una volta estratto il 60enne dall’abitacolo hanno eseguito le opportune manovre di rianimazione cardiopolmonare ma si sono dovuti arrendere e constatare il decesso dell’uomo. Non è al momento chiaro se l’operaio sia morto a causa dei traumi dell’incidente o se come conseguenza di un malore. L’automobilista ha riportato ferite di importante entità seppur non in pericolo di vita. Ne è stato dunque disposto il trasferimento in codice 2 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Baggiovara.
La Polizia Locale di Cavezzo insieme ai colleghi dell’Area Nord hanno disposto la chiusura del tratto di strada interessato dal sinistro al fine di consentire prima i soccorsi e poi la rimozione dei mezzi incidentati. Al contempo gli agenti hanno effettuato i rilievi al fine di accertare con maggior chiarezza la natura dello schianto fatale.
Queste operazioni hanno richiesto circa un paio di ore, e solo dopo le ore 11:30 il tratto di strada è stato riaperto al traffico e la circolazione è tornata regolare.
Cavezzo incidente: un malore alla guida la possibile causa
Da una prima ricostruzione della vicenda sembra che la responsabilità del sinistro vada attribuita proprio al conducente dell’autocarro poi rimasto vittima.
Gli agenti che stanno indagando le cause del sinistro non escludono alcuna ipotesi ma è verosimile pensare che il 60enne abbia accidentalmente invaso la corsia opposta per una disattenzione o per un precedente malore.
Infatti alcuni passanti che hanno assistito alla scena hanno testimoniato che il veicolo commerciale stesse percorrendo contromano per alcuni metri il tratto di strada statale che nel centro abitato prende il nome di via Cavour. È possibile dunque che il conducente fosse al volante privo di conoscenza e già vittima di un malore.
Le foto diffuse dalla stampa locale mostrano la violenza con la quale è avvenuto lo scontro frontale. L’automobile Lexus ha riportato i danni più gravi: la parte anteriore è completamente distrutta con il cofano motore irrimediabilmente deformato, gran parte delle componenti del motore gravemente danneggiate e lo pneumatico di sinistra ormai uscito dal suo asse.
Ingenti i danni anche al cabinato del furgone con cassone. La parte anteriore sinistra, proprio il lato del conducente, è totalmente accartocciata, e anche in questo caso una ruota non è più nella sua sede normale.
Gli agenti nelle prossime ore dovranno ufficializzare le cause del sinistro anche alla luce di un eventuale un esame autoptico che stabilisca con maggior certezza la causa della morte del camionista.