Treviso 13enne abbandonato in casa. L’hanno abbandonato insieme ad alcuni animali: un cane, due gatti e alcuni conigli. La madre, una donna ucraina, aveva trovato un buon impiego a Verona e aveva lasciato il figlio da solo nel loro appartamento nel Trevigiano, mentre il padre aveva già abbandonato il ragazzino e la madre un anno e mezzo prima.

Gli unici contatti che per molto tempo il giovane ha avuto con il mondo esterno sono stati il cellulare e il dipendente del supermercato che gli lasciava la spesa in casa, ogni quattro giorni: la sua vita, come ricorda la Tribuna di Treviso, era quello del recluso in casa.

La situazione difficile è stata denunciata dai vicini, che hanno chiamato i carabinieri: questi ultimi si sono recati fino all’appartamento e hanno trovato il ragazzino in uno stato igienico sanitario abbastanza precario.

Treviso 13enne abbandonato in casa: ritrovato tra escrementi

I carabinieri hanno trovato l’appartamento ricolmo di deiezioni di animali, rifiuti e sporcizia. Non appena è stato accertato lo stato delle cose, la madre del giovane è stata denunciata per abbandono di minore e le è stato affidato un legale di Treviso, l’avvocato Alessandra Dalla Libera, che non è mai stata contattata dalla donna per il caso.

L’avvocato, infatti, spiega: “Da settembre ad oggi ho cercato di mettermi in contatto con lei senza però riuscirci, né sono stata raggiunta da lei in nessun modo. E’ come se fosse sparita nel nulla”.

Il caso dell’abbandono, infatti, risale alla scorsa estate ed è emerso che il giovane è rimasto da solo da giugno fino a settembre, quando è stato sorpreso dai carabinieri. La donna, comunque, andava a trovare il figlio ogni dieci giorni, per poi recarsi nuovamente a Verona, luogo del suo nuovo impiego.

Chi è Andriy: la situazione familiare del 13enne

Il piccolo Andriy nasce in provincia di Treviso nel 2009. La sua situazione familiare è molto difficile. Circa da un anno e mezzo suo padre ha abbandonato il tetto di famiglia, lasciando sulle spalle della mamma ogni tipo di responsabilità.
Dopo svariati sacrifici e peripezie è riuscita a garantirsi un lavoro stabile lontano da casa. La donna non ha avuto la possibilità di portare il ragazzino con sé e ha deciso di lasciarlo vivere da solo a 13 anni nell’appartamento in provincia di Treviso.
Nessuno conosceva la situazione del minore, nemmeno alla scuola frequentata fino allo scorso anno. Sua madre andava a fargli visita ogni 10 giorni.
A segnalare quanto accadeva alle forze dell’ordine sono stati i vicini di casa che hanno testimoniato:

“ Vive da solo, lo sentiamo parlare ogni tanto, lo intravediamo dietro a una finestra e, quando gli portano la borsa della spesa, si affaccia circospetto alla porta di casa, e la ritira.”

Abbandono di minore: reato

L’abbandono di minore è un reato e viene punito dallo Stato Italiano con la pena di reclusione, che va dai 6 mesi ai 5 anni.

A definire il reato e la pena è l’articolo 591 del Codice Penale, che riportiamo qui: “Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi abbandona all’estero un cittadino italiano minore degli anni diciotto, a lui affidato nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro. La pena è della reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una lesione personale, ed è da tre a otto anni se ne deriva la morte. Le pene sono aumentate se il fatto è commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall’adottante o dall’adottato. “