Reddito di cittadinanza Meloni. La manovra approvata dal governo Meloni porta in pancia nuove regole sul Reddito del cittadinanza. Il restyling va nella direzione di una stretta. Le regole ponte dureranno un anno, permettendo di risparmiare 734 milioni di euro.
Reddito di cittadinanza Meloni, cosa cambia?
La legge di bilancio 2023 non modifica i requisiti previsti dall’articolo 2 del D.L. 4/2019 per avere accesso al beneficio del Reddito di Cittadinanza o, per i nuclei composti esclusivamente da uno o più componenti di età superiore a 67 anni, della Pensione di cittadinanza.
Per avere diritto al Reddito o alla Pensione di Cittadinanza, il nucleo familiare deve dunque possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
- possesso della cittadinanza UE o del permesso di soggiorno UE di lungo periodo o residenza in Italia da almeno dieci anni;
- ISEE inferiore a 9.360 euro;
- patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
- patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, incrementabile di 2.000 euro per ogni ulteriore componente, fino a 10.000 euro (ulteriormente incrementabile di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo); ulteriori incrementi sono ammessi in caso di componenti in condizioni di disabilità;
- non possesso di veicoli nuovi o di grossa cilindrata o di navi o imbarcazioni da diporto;
- reddito familiare inferiore ad un importo di 6.000 euro, moltiplicato per un parametro definito dalla scala di equivalenza descritta nella tabella di seguito (la medesima soglia è elevata a 7.560 euro per l’accesso alla Pensione di Cittadinanza e a 9.360 in caso di nucleo familiare in affitto).
Tra le principali novità emergono sicuramente tre aspetti molto importanti:
- l’assegno che arriverà sarà solo per sette mesi invece degli otto previsti.
- se si riceve un’offerta di lavoro, qualunque essa sia, o la si accetta o si perde l’assegno
- scatta l’obbligo di istruzione per i giovani tra i 18 e i 29 anni
Chi sono i soggetti occupabili?
A decorrere dal 1° gennaio 2023, i soggetti occupabili (dai 18 ai 59 anni):
- devono essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale In caso di mancata frequenza al programma assegnato il nucleo del beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione. Le regioni sono tenute a trasmettere all’Anpal gli elenchi dei soggetti che non rispettano l’obbligo di frequenza.
- per i beneficiari compresi nella fascia di età dai 18 ai 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo scolastico, l’erogazione del Reddito è subordinata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione di primo livello.
- tutti i percettori di Rdc residenti nel Comune debbono essere impiegati in progetti utili alla collettività (non più soltanto un terzo di essi).
- Nel caso di stipula di contratti di lavoro stagionale o intermittente il maggior reddito da lavoro percepito, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi, non influisce sull’importo del Reddito di cittadinanza. Vanno quindi comunicati all’Inps solo i redditi eccedenti tale limite massimo .
- Il contributo economico cessa se il percettore non accetta la prima offerta di lavoro (è abolita la definizione di offerta di lavoro “congrua”)