Ritardo pagamento Assegno unico febbraio 2023. Alcuni lettori ci hanno segnalato un ritardo nell’arrivo dell’avviso di pagamento dell’Assegno unico universale del mese di febbraio.
Ritardo pagamento Assegno unico febbraio 2023
Stando a quanto raccolto dal sito Affaritaliani.it però, la situazione sarebbe in via di risoluzione e proprio oggi sarebbero partiti gli avvisi di pagamento.
Questo mese l’assegno unico, per chi non percepisce il reddito di cittadinanza, arriverà attorno a mercoledì 22 febbraio o comunque entro la fine del mese.
Il nuovo accredito per l’assegno unico ed universale (non su RdC), sarà erogato a Febbraio 2023:
- ai lavoratori autonomi, ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri, ai titolari di pensione di lavoro autonomo, ai disoccupati senza alcun sostegno al reddito;
- alle famiglie con figli disabili, con età superiore a 21 anni,
- alle mamme, dal settimo mese di gravidanza, solo dopo aver compilato la domanda dell’assegno unico, (dopo la nascita del bambino)
Inoltre per chi non ha ancora ricevuto l’assegno unico su Rdc, dovrà sicuramente controllare, se è obbligato a compilare ed a inviare all’Inps, il modello Rdc Com AU.
Rivalutazione
Ci sarà anche un aumento dell’importo rispetto al mese di gennaio, per via della rivalutazione all’inflazione, di circa l’8,4%.
I cambiamenti includono un aumento:
- del 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli,
- un aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi per i figli di età compresa tra uno e tre anni per livelli di ISEE fino a 40.000 euro;
- un aumento del 50%, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, dell’assegno per i nuclei con figli di età inferiore a un anno.
- I nuclei familiari con figli disabili riceveranno anche gli aumenti riconosciuti nel corso del 2022.
Nuove tabelle assegno unico 2023
Ecco le nuove tabelle. Gli importi in euro si riferiscono per il singolo figlio.
ISEE | Figlio 0-18 | Figlio 18-21 | Disabile | Dopo il 2° |
---|---|---|---|---|
Fino a 15.000 | 175,0 | 85,0 | 85,0 | 85,0 |
18.000 | 159,5 | 77,6 | 77,6 | 76,3 |
20.000 | 149,5 | 72,8 | 72,8 | 70,6 |
22.000 | 139,5 | 68,0 | 68,0 | 65,1 |
24.000 | 129,5 | 63,2 | 63,2 | 59,5 |
35.000 | 74,5 | 36,8 | 36,8 | 25,9 |
37.000 | 64,5 | 32,0 | 32,0 | 23,1 |
40.000 | 50,0 | 25 | 25 | 15 |
È importante notare che le tabelle dell’assegno unico 2023 sono soggette a cambiamenti e che le famiglie dovrebbero sempre consultare il sito ufficiale del Ministero del Lavoro per avere informazioni precise e aggiornate.
Soglie Isee
L’aumento non riguarda solamente gli importi ma anche le soglie Isee in base alle quali sarà corrisposto il beneficio in maniera proporzionale.
- il limite entro cui stare per avere diritto all’importo massimo passerà da 15.000 a 16.215 euro;
- la soglia sopra la quale spetta l’importo minimo, invece, passerà da 40.000 a 43.240 euro.
Nel mezzo verranno riviste le singole fasce.
Ne risulterà, dunque, che con lo stesso Isee si avrà diritto a un importo più alto, in quanto si rientra in una delle fasce di reddito precedenti dove l’assegno unico spettante è maggiore.
Come fare domanda
Non è necessario ripresentare domanda se già si è beneficiari della prestazione, ma resta obbligatorio presentare la nuova DSU per il 2023, per rinnovare l’ ISEE entro marzo 2023, che serve per quantificare la cifra spettante dell’Assegno unico. In assenza di una nuova DSU correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico sarà calcolato a partire da marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti.