CHIRURGIA ESTETICA RISCHIO – Chirurgia estetica low cost, oltre 13 milioni di interventi e oltre 17 milioni di trattamenti invasivi. Sono i numeri mondiali della bellezza nel 2021, riportati dall’International Sociey of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS). Oggi, per chi vive male e soffre del proprio corpo, pare non esserci più alcun ostacolo. Più modeste però, sono le cifre italiane, in ogni caso impressionanti. In Italia, in un solo anno vengono effettuati 284 mila interventi di chirurgia estetica e più di 668 mila trattamenti non chirurgici, come filler e botulino. La voglia di essere giovani e belli, continua a crescere in tutto il mondo. C’è chi vorrebbe essere addirittura perfetto, se possibile. Per avvicinarsi all’obiettivo, bisogna però sottoporsi ad anestesie, iniezioni, interventi chirurgici, ricoveri e convalescenze, oltre ovviamente al conto del chirurgo plastico.
Tuttavia, l’insoddisfazione di se stessi, porta in molti casi a fare scelte sbagliate e a mettere a repentaglio la propria salute.
I viaggi fatti in quei Paesi ormai famosi per offrire interventi di chirurgia estetica a prezzi molto vantaggiosi sono detti “beauty trip“, e sono ormai diventati molto diffusi. Decine di migliaia di italiani, ogni anno decidono di operarsi all’estero in Paesi come Croazia, Thailandia, Marocco, Tunisia, Polonia, Turchia. La scelta non è dettata soltanto dalla voglia di accedere a prezzi decisamente più abbordabili rispetto a quelli praticati in Europa occidentale, ma anche perché alcuni di quesi posti hanno sviluppato in alcuni ambiti medico/estetici una grande specializzazione. È emblematico il caso della Turchia, in riferimento al trapianto di capelli. Oltre al risparmio, si tenta di accedere alla migliore specializzazione medica, accompagnata anche dalla tencologia. Prima di fare tutto questo però, bisognerebbe porsi alcune domande.
Chirurgia estetica rischio interventi low cost. Ne parla Francesco Stagno d’Alcontres
Il Presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Francesco Stagno d’Alcontres, è stato intervistato da Marco Klinger, per il nuovo format TV Medicina Top, dell’Agenzia di Stampa Italpress.
Stagno d’Alcontres ha spiegato: “A un paziente che chiede un intervento bisogna dare un messaggio chiaro e preciso. Il paziente deve rivolgersi sempre a uno specialista che abbia una certa esperienza e che possa renderlo edotto sulla procedura richiesta”.
Il Presidente della SICPRE ha menzionato anche le piattaforme social sostenendo: “I social danno messaggi di grande qualità, ma dobbiamo fare attenzione perché spesso dietro non c’è una vera qualità chirurgica. Spesso non corrispondono a ciò che propongono. A volte vengono prodotti da ‘cercatori di pazienti’. Bisogna fare molta attenzione e informarsi. Se vogliamo garantire un’attività professionale di qualità, dobbiamo sempre mantenerci con un rispetto tale nei riguardo della prestazione che facciamo, anche attenendoci all’uso di prodotti di qualità. Spesso i prezzi bassi dimostrano che non si usano prodotti di qualità, che non viene data una garanzia“.
D’Alcontres ha sottolineato il fatto di fare affidamento a uno specialista serio: “Deve essere un professionista con una certa esperienza e capacità, che possa dare qualità a ciò che propone. Importante, è anche il luogo dove subire l’intervento“, continua Stagno d’Alcontres: “È indubbiamente importante. Devono essere strutture che abbiano l’accreditamento della Regione e un certo rigore nell’applicazione dei parametri del giusto approccio ai trattamenti chirurgici. Ci sono realtà che non garantiscono qualità e sterilità“.
Per motivi economici, molti decidono di subire interventi di chirurgia estetica all’estero. Il dottore dice a riguardo: “Spesso nei nostri ambulatori si presentano persone che si sono recate all’estero per l’intervento e hanno avuto complicanze abbastanza complesse. Le vediamo anche in ospedale, arrivano attraverso il pronto soccorso“. La cosa importante infatti aggiunge: “È fondamentale seguire il post-operatorio: il 60% lo fa l’intervento e il restante 40% lo fa il post-operatorio. Non possiamo pensare che la soluzione sia l’estero. Oggi in Italia ci sono chirurghi plastici di grandissima qualità e un livello della chirurgia plastica veramente elevato. Negli ultimi 30 anni, c’è stata una professione della qualità della chirurgia plastica ed estetica in Italia. Abbiamo tanti colleghi bravi e questo comporta che la formazione base è di qualità, quindi i giovani che si stanno affacciando a questo mondo della chirurgia plastica sono seri, preparati e con doti notevoli dal punto di vista professionale“.