È una serata che farà la storia della Premier League, almeno di quella in corso. Questa sera si giocava un meraviglioso Wednesday Night nell’altrettanto meravigliosa cornice dell’Emirates Stadium: l’Arsenal ha ospitato il Manchester City per una sfida che vale il titolo. A trionfare sono stati gli uomini di Pep Guardiola per 3-1. Grazie al successo i citizen salgono a 51 punti in classifica agganciando in testa proprio i Gunners che stavano finora dominando in solitaria il campionato. La prima piazza per ora se la aggiudica il club di Manchester che, in virtù di una miglior differenza reti (+36 rispetto al +26 dell’Arsenal), si prende la testa della classifica.

City-Arsenal, com’è andata

Partita molto tattica. A sfidarsi sono due tecnici eccezionali ed uno, Arteta, è stato fino a poco tempo fa allievo dell’altro, Guardiola. La qualità dei tecnici si riversa sul gioco delle due squadre che offrono spettacolo. Ma è uno spettacolo che porta ad un equilibrio tattico che sembra inscalfibile. Serve un episodio particolare per spezzare lo stallo ed è un errore di valutazione: Tomyasu cerca di scaricare la palla all’indietro ma erroneamente serve De Bruyne. Il centrocampista belga è furbissimo ad approfittarne ed a mettere in rete di prima intenzione con un secco pallonetto. L’Arsenal ha la forza di rimettere le cose in equilibrio sul finale di tempo e lo fa dal dischetto. A conquistarlo è Nketiah che viene travolto da Ederson. Dagli 11 metri ci si poteva aspettare il neo acquisto Jorginho, uno specialista, ma invece ci va Saka che spiazza perfettamente l’estremo difensore avversario. Un rigore che pesava per un calciatore che ha dinanzi agli occhi ancora il rigore sbagliato dell’Europeo perso in finale contro l’Italia.

Il secondo tempo inizia un po’ sulla falsariga del primo: equilibrio e tatticismo. Serve una giocata per spezzare di nuovo la situazione e la trova, anche stavolta, il Manchester City. I campioni in carica sono bravissimi a far scivolare la palla da destra a sinistra: Bernardo Silva, Haaland, Gundongan, Grealish. È quest’ultimo a segnare l’1-2 al minuto 72. Un gol importante, il più importante da quando l’attaccante (mister 100 sterline, come lo chiamo in Inghilterra) si è trasferito alla corte di Guardiola. Ormai il City è libero dalle paure e dalle catene e trova il tris che gela l’Emirates e cristallizza il destino di questa partita. Lo segna Haaland, all’82’, con un gol da attaccante vero: assist di De Bruyne, stop col sinistro, gol con il destro. Triplice fischio. Finisce così.

Una Premier tutta da vivere

La vittoria del Manchester City dà un senso al finale di stagione di questa elettrizzante Premier League. Quando mancano 16 giornate alla fine del campionato City ed Arsenal si trovano a dominare il campionato condividendo lo stesso numero di punti. Occhi puntati fin da subito sulla Premier e sullo scontro a distanza tra le due squadre. Si inizia subito con il prossimo turno: i campioni in carica andranno sul campo del Nottingham Forrest, i Gunners voleranno a Birmingham per affrontare l’Aston Villa. Inizia così il duello da lontano ed andrà avanti fino alla fine con una data precisa da cerchiare con la penna rossa sul calendario: 21 aprile quando le due compagini si sfideranno di nuovo, stavolta al City of Manchester Stadium. E chissà se non sarà proprio lì che si deciderà l’assegnazione del titolo.