Roma cento pini da tagliare. Il taglio dei 104 pini di via dei Pescatori continua ad essere un argomento scottante: dopo le proteste già portate avanti dai cittadini, non appena era stato annunciato dal municipio X, l’amministrazione ritorna sulla questione, convocando una commissione congiunta di Lavori pubblici e Ambiente.

Il motivo dietro alla decisione risiede nel fatto che gli alberi che devono essere abbattuti sono stati quasi tutti già uccisi dalla cocciniglia tartaruga, un un insetto non presente in Italia, per il quale è stato necessario cercare una cura adeguata.

Si è obiettato che l’abbattimento degli alberi deve essere più dovuto ai lavori di rifacimento del manto stradale che alla cocciniglia: questa è la posizione di “Amici dei Pini”, che rimprovera al municipio anche la scarsa cura con la quale sono state trattate le chiome dei pini e il loro apparato radicale.

Roma cento pini da tagliare, richiesta di sostegno per Municipio X

In questo momento, 104 dei pini di via dei Pescatori sono segnati con la vernice. Al problema dell’abbattimento ne segue subito un secondo, quello della sostituzione degli alberi, un compito che richiede delle ingenti risorse. Ecco perché è necessario un apposito tavolo tecnico per discutere la questione.

Di seguito, riportiamo le parole dell’assessore ai lavori pubblici Guglielmo Calcerano, che spiega perché il municipio X debba appellarsi al Campidoglio, per risolvere la situazione: “A fronte del taglio di 100 pini nel corso dei lavori di rifacimento di via dei Pescatori convocheremo un apposito tavolo tecnico di esperti per stabilire come procedere per le nuove messe a dimora […]

Il Municipio X non deve essere lasciato solo in questo percorso […]

Occorre il sostegno di tutte le amministrazioni deputate alla cura dell’ambiente: il nostro territorio, con opportuni fondi e iniziative, può divenire un grande laboratorio per lo studio delle forme di contrasto alla cocciniglia tartaruga e per la promozione della lotta integrata al parassita, che si avvalga anche dei metodi biologici oltre che del rimedio emergenziale dell’endoterapia con composti chimici.”

Roma cento pini da tagliare: cocciniglia tartaruga

Difficile rimane combattere la cocciniglia tartaruga, tanto che le metodologie con la quale attuare questa lotte sono ancora sotto analisi. Posto che esiste solo un tipo di insetticida attualmente autorizzato, l’abamectina, va compreso quanto tempo resti efficace: l’università della Tuscia ha condotto uno studio nel quale si mostrava che non bastava iniettare il pesticida soltanto una volta nel tronco dell’albero.

In particolare, è stato dimostrato che il principio attivo dura soltanto per tre mesi, dunque dovrebbe essere iniettato nell’albero almeno per quattro volte l’anno.

Questi interventi non sono sostenibili né dal punto di vista economico, né da quello fitosanitario, perché “con tanti interventi si rischia di danneggiare la pianta dal punto di vista di fitotossicità ma anche sul piano delle lesioni. Una cosa è fare un forellino una volta l’anno una cosa è ripeterlo per quattro volte”, come ha spiegato lo stesso dipartimento ambientale.

Sicurezza dei cittadini e dell’ambiente

Ma la questione dei pini valica i confini del Municipio X, per cui è necessario dare la giusta attenzione al fenomeno. In particolare, così ha parlato Eva Vittoria Cammerino, consigliera del municipio V, all’indomani del sopralluogo effettuato in via dei Pescator: “La preoccupazione circa la possibile caduta degli alberi è legittima ma è vitale per la salute di tutti i cittadini e le cittadine che la qualità dell’aria sia garantita. È quindi indispensabile fare il possibile per tutelare e curare i filari storici come quello di Casal Palocco […] si debba fare tutto quello che è in nostro potere per salvare anche solo alcuni di questi 104, perché alcuni sono ancora verdi. […] E’ noto infatti che c’è un tempo di attesa che deve intercorrere tra la somministrazione della cura e la decisione dell’abbattimento per valutare se la cura abbia o meno fatto effetto.”

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