Vivere in affitto tutta la vita o comprare casa? Non sempre si riesce a comprendere la scelta di chi non vuole acquistare casa o restare in affitto. Ci sono mega-ville super accessoriate e case che piacciono per la località in cui sono situate.

Difficile rinunciare alla vista dell’oceano, mare e montagna e non parliamo solo delle mete più gettonate, eppure, non tutti sono predisposti all’acquisto di una casa.

Cambiano i punti di vista per le città? No, per nulla, c’è chi sceglie di abitare in affitto in un palazzo super moderno curato alla perfezione, pur di non mettere mano al portafogli. O forse si tende a vivere bene senza pensare di dissipare tutto il patrimonio in immobili o spendere soldi per tasse.

D’altra parte, i tassi d’interessi sono schizzati alle stelle, i costi di locazione sono aumentati, per cui fare due conti potrebbe essere solo vantaggioso.

Vivere in affitto o comprare casa?

L’andamento dei tassi d’interessi in rialzo pone un freno sull’acquisto, dall’altra parte il costo degli affitti è lievitato per l’effetto dell’inflazione. Ad oggi, scegliere cosa fare diventa molto di più difficile.

Le quotazioni degli immobili sono fisse su standard molto alti e non si prospettano variazioni in futuro.

Nell’ultimo biennio siamo passati dal valore di tassi d’interessi bassissimi a picchi incredibili. Fino a qualche anno fa i tassi bassi spingevano verso l’acquisto di un immobile, mentre oggi la situazione è totalmente cambiata. Sicuramente, la variazione operata dalla BCE ha frenato la spinta all’inflazione a discapito di chi intende acquistare o vive in affitto.

Basti pensare che il tasso medio applicato sull’acquisto di un immobile viaggia su una percentuale nella misura del 3,53 per cento. Le previsioni nel breve termine portano a un tasso al 4 per cento.

Rispetto al periodo della pandemia si registrano valori molto alti. In ogni caso, si tratta di livelli non catastrofici come avvenuto nel 2007 quando in Italia si registrò un tasso medio pari quasi al 6 per cento.

In questo quadro, bisogna mettere in conto l’aumento dei costi legati agli affitti. Non si tratta di una pressione esercitata dai proprietari sulla locazione, ma bensì, di un discorso che parte a monte. Per questo motivo, non viene scelta più la cedola secca, ma prendono sempre più piede le locazioni brevi.  

 Conviene comprare casa o tenere i soldi in banca restando in affitto?

La disponibilità finanziaria incide fortemente sulla scelta dell’acquisto. Poter pagare l’anticipo nella misura minima del 20 per cento, significa stipulare un mutuo a 30 anni con la possibilità di pagare una rata più bassa rispetto all’affitto, come si legge da Immobiliare.it

Nello stesso tempo, sottoscrivere un mutuo per un finanziamento dell’80 per cento, oggi non è semplice, in quanto gli istituti di credito chiedono maggiori garanzie rispetto a qualche anno fa. Infatti, spesso, viene richiesto un reddito del valore del triplo rapportato alla rata del finanziamento.

In altre parole, per sottoscrivere un mutuo di finanziamento per una rata mensile di 1.000 euro, occorre uno stipendio non inferiore a 3.000 euro. Escludendo la presenza anche dei piccoli debiti, come ad esempio l’acquisto di una lavatrice, TV e così via. Se è presente un finanziamento in corso il valore dello stipendio non è sufficiente.

Sulla base di questa considerazione, analizziamo come cambiano i parametri tra acquisto e affitto nelle grandi città, quali:

Milano. Per l’acquisto di una casa di almeno 80 metri quadrati, con un mutuo a 30 e un tasso fisso nella misura del 4%, il valore della rata corrisponde è pari a 1.584 euro mensili. Nella stessa città l’affitto di una cassa della stessa quadratura costa circa 1.703 euro mensili.

Napoli. Per l’acquisto di una casa di almeno 80 metri quadri, con un mutuo a 30 anni e un tasso fisso del 4%, il valore della rata corrisponde a 854 euro mensili. Nella stessa città l’affitto di una casa della stessa quadratura costa circa 1.000 euro mensili.

Torino.  Per l’acquisto di una casa di almeno 80 metri quadri, con un mutuo a 30 anni e un tasso fisso del 4%, il valore della rata corrisponde a 588 euro mensili. Nella stessa città l’affitto di una casa della stessa quadratura costa circa 793 euro mensili.

Roma. Per l’acquisto di una casa di almeno 80 metri quadri, con un mutuo a 30 anni e un tasso fisso del 4%, il valore della rata corrisponde a 1.012 euro mensili. Nella stessa città l’affitto di una casa della stessa quadratura costa circa 1.172 euro mensili.