Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 357 del conflitto. Tutto pronto per l’invio da parte del Regno Unito di nuovi aiuti militari all’esercito di Kiev, dal valore previsto di oltre 200 milioni di sterline. Il primo pacchetto includerà forniture vitali sotto forma di “munizioni di artiglieria, intelligence navale, sorveglianza e ricognizione e pezzi di ricambio per attrezzature, compresi gli attuali carri armati”. Lo ha confermato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace.

Questo pacchetto di equipaggiamenti fornirà un significativo incremento delle capacità delle forze armate ucraine per la difesa del loro Paese.

Regno Unito, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda e Lituania hanno contribuito con oltre 520 milioni di sterline al Fondo internazionale per l’Ucraina (Ifu).

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Bakhmut è il punto più difficile, la nostra fortezza è viva”

Per quanto riguarda l’avanzamento delle truppe russe nel territorio di Bakhmut, i soldati ucraini mantengono “fermamente” le loro posizioni, nonostante nella città dell’Ucraina orientale ci sarebbe la situazione “più difficile” nel conflitto. Lo rivela il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in una conferenza stampa a Kiev con il suo omologo svedese Ulf Kristerson.

Bakhmut è il punto più difficile, il più caldo in questo momento. Non è facile per i nostri soldati a est ma non per niente si parla della ‘fortezza Bakhmut’. La nostra fortezza è viva.

Almeno 12 persone sono rimaste coinvolte in un attacco delle forze di Mosca contro la città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk. Un agguato verificatosi questa mattina, mercoledì 15 febbraio, nell’Ucraina orientale, come confermato dall’ufficio del procuratore generale su Telegram. Colpito un condominio, i cui piani superiori sono stati quasi completamente distrutti. L’ufficio del procuratore ipotizza come possano esserci delle persone sotto le macerie: gli operatori di soccorso sono al lavoro per trarre in salvo gli eventuali superstiti.

Da Kiev tracciano un bilancio relativo alle ultime 24 ore, durante le quali sarebbero stati uccisi 690 soldati russi: quasi 140mila le vittime tra le fila di Mosca dall’inizio della guerra.

Sei “palloni volanti” nei cieli di Kiev, possibili apparecchiature di intelligence

Sei “palloni volanti” sono stati rilevati sui cieli della capitale ucraina: lo riporta su Telegram l’amministrazione militare. I militari sottolineano come potrebbe trattarsi di oggetti adibiti a “trasportare riflettori radar piramidali e apparecchiature di intelligence“.

La maggior parte di questi droni improvvisati “è stata abbattuta”: secondo gli ucraini, il loro scopo “era forse quello di rilevare le nostre postazioni di difesa antiaerea”. Pronte ora le analisi sui resti degli oggetti abbattuti.