Chi è Paulo Sousa, colui che è in procinto di firmare un contratto con la Salernitana. Il club campano, infatti, ha deciso di cambiare e stavolta per davvero: Davide Nicola è stato esonerato dopo le sconfitte contro Juventus e Verona. Iervolino, dopo giorni di riflessione dovuti all’importante rapporto umano con il tecnico, ha deciso. Molti allenatori erano in lizza a spuntarla è stata proprio lui: Paulo Sousa.

Chi è Paulo Sousa

Paulo Manuel Carvalho de Sousa, noto semplicemente come Paulo Sousa, è un allenatore di calcio ex giocatore di ruolo centrocampista. Classe 1970 (ha 52 anni) e nato in Portogallo, muove lì i primi calci: approda al Benfica dopo essersi formato in club minori e poi passa anche per lo Sporting Lisbona. Un mediano di grande qualità, dotato di ottimi tempi di gioco e di buone geometrie che lo rendevano un eccellente lanciatore e passatore. Le sue qualità vengono notate in Europa e nel 1994 approda alla Juventus. È stata un’esperienza importante e ricca di soddisfazioni: Marcello Lippi gli affidò subito le chiavi del centrocampo e fu protagonista di molti trofei bianconeri. Tra questi lo scudetto che mancava da 9 anni, la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e soprattutto la Champions League vinta sull’Ajax nel 96. L’anno successivo passa al Borussia Dortmund e vince di nuovo la Champions League proprio contro la sua vecchia Juve. Con i gialloneri vince anche la Coppa Intercontinentale. Giocherà poi nell’Inter, nel Parma, nel Panathinaikos e nell’Espanyol. Ha collezionato 51 presenze con la Nazionale portoghese e vanta le convocazioni a due Europei (Inghilterra 1996, Belgio e Paesi Bassi 2022) ed ad un Mondiale (Corea e Giappone 2002).

Squadre e carriera da allenatore

Paulo Sousa dopo aver appeso gli scarpini al chiodo studia da allenatore e si fa le ossa all’interno della federazione portoghese. Prima come allenatore della Under 16, poi come assistente del ct della Nazionale maggiore Carlos Queiroz. Dopo questa esperienza in casa vola nel Regno Unito: prima al QPR dopo, dopo l’esonero dell’allora patron Flavio Briatore, poi allo Swansea dove ottiene un buon piazzamento in Championship, dopo ancora al Leicester dove viene esonerato dopo nemmeno tre mesi. La sua carriera prosegue in Ungheria (Videoton), Israele (Maccabi Tel Aviv), Svizzera (Basilea). In terra elvetica ben figura vincendo il campionato e raggiungendo gli ottavi di Champions League poi persi contro il Porto. Vince il campionato anche in Israele mentre in Ungheria si deve accontentare di due Supercoppe ed una Coppa di Lega.

La grande occasione è senza dubbio la Fiorentina dove approda nel 2015 e vi rimane fino al 2017. Vince 7 partite nelle prime 7 gare di campionato centrando un record per la storia del club Viola. La prima parte di stagione è esaltante per gioco e risultati, flette nella seconda. Ottiene, alla fine, un buon quinto posto. Meno bene l’anno successivo chiuso all’ottavo posto. La terza stagione non parte per lui: la Fiorentina sceglie Stefano Pioli per la sua panchina. Passa in Cina dove ha una breve avventura con il Tianjin Quanjian e poi al Bordeaux anche qui senza picchi. Breve anche l’esperienza come ct della Nazionale Polacca. Lo stesso giorno viene annunciato dopo allenatore del Flamengo ma il 9 giugno 2022 viene sollevato dall’incarico dopo la sconfitta esterna per 1-0 contro il Bragantino.

Le idee calcistiche

Un’esperienza da allenatore non del tutto fortunata quella di Paulo Sousa ma nella quale è stato comunque in grado di mettersi in luce e costruirsi una fama di allenatore dal bel gioco. Ha un marchio decisamente offensivo come abbiamo visto soprattutto in Italia quando schierava la Fiorentina con un 3-4-2-1 devoto all’attacco. Proprio lì sorprese lanciando un giovanissimo Federico Chiesa nel ruolo di esterno a tutta fascia.