Bonus fondo perduto 30% impresa donna 2023, condizioni più vantaggiose quest’anno grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): ecco come ottenerlo. La misura aiuta le donne nell’avvio di nuove imprese o nel consolidamento di quelle esistenti mediante la concessione di finanziamenti da 100mila a 1,5 milioni di euro. La prima novità del 2023 riguarda proprio i finanziamenti, che non necessitano di garanzia: la concessione dei mutui avviene a tasso zero con una garanzia statale che è stata aumentata dall’80% del 2022 con l’incentivo ordinario, al 90% di quest’anno se le nascenti imprese sono costituite da donne e/o da giovani. Per la presentazione della domanda è necessario prendere visione del bando Smart&Start Italia sul portale di Invitalia. Inoltre, con i contributi a fondo perduto per le imprese nascenti nel Sud Italia, la parte di finanziamento da restituire è pari al 70%: il bonus ammonta dunque al 30% dell’investimento richiesto. Ecco le altre specifiche dell’agevolazione e come presentare domanda.
Bonus fondo perduto 30% impresa donna 2023: come ottenerlo e quali sono le condizioni più vantaggiose
Finanziamenti a tasso zero e bonus a fondo perduto del 30% per l’imprenditorialità femminile rientrano in una della misure del Pnrr, la Missione 5 “Inclusione e coesione”, avente finalità di realizzare politiche orientate all’innovazione del mercato del lavoro, alla formazione e all’eliminazione delle disuguaglianze di qualsiasi tipo e consentire alle donne di disporre di un sostegno per l’imprenditorialità. I fondi messi a disposizione sono pari a 100 milioni di euro per l’anno in corso, ragione per la quale non vi è una scadenza nella presentazione delle domande che vengono accettate, gestite e valutate secondo l’ordine di arrivo. Beneficiano del contributo a fondo perduto del 30%, in particolare, le imprese al femminile nascenti nelle regioni di Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Abruzzo. In questo caso, a fronte di un finanziamento concesso per l’avvio di una start up, le donne dovranno restituire solo il 70% di quanto ricevuto. Il 30%, dunque, costituisce il fondo perduto. Con il decreto “Rilancio” del 2020, i finanziamenti a fondo perduto possono essere richiesti anche alle nascenti imprese localizzate nel cratere sismico del Centro Italia. Per ottenere i contributi a fondo perduto è necessario che le nuove imprese al femminile siano costituite interamente da donne o da giovani under 36, oppure da realtà aziendali al cui interno sia presente, tra i soci, un esperto con il titolo di dottore di ricerca che lavori all’estero ma che voglia rientrare in Italia.
Finanziamenti a tasso zero Invitalia impese al femminile, come presentare domanda
Maggiori possibilità di ottenere finanziamenti a tasso zero in fase di valutazione le hanno le imprese al femminile che, nell’ambito del proprio business plan, prevedano l’attivazione di collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, innovation hub e organismi di ricerca, oppure si vogliano espandere dal Centro Nord Italia al Mezzogiorno, o ancora, abbiano un accordo con un investitore qualificato oppure abbiano conseguito il rating di legalità. Gli ambiti ammessi al finanziamento agevolato e al fondo perduto vanno dai contesti tecnologici e innovativi allo sviluppo di prodotti, soluzioni e servizi nel campo dell’intelligenza artificiale (IA), dell’economia digitale, della blockchain e dell’Internet of Things (IoT). Il finanziamento concesso sulle spese ammissibili previste dal bando Smart&Start Italia deve essere restituito in 10 anni a partire dal mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto. Ammessi a presentare la domanda del bonus sono anche le persone fisiche che intendano costituire una società con i requisiti dell’impresa femminile. La domanda va inoltrata direttamente dal portale di Invitalia che mette a disposizione una piattaforma dedicata alla misura. Per l’accesso è necessario utilizzare le credenziali Spid, Carta nazionale dei servizi o Carta di identità elettronica. Accedendo all’area riservata, si dovrà compilare direttamente la domanda allegando il business plan del progetto che si voglia avviare e gli allegati contenuti sul portale.