Perdite russe in Ucraina. Nelle ultime due settimane, la Russia ha subìto probabilmente il più alto tasso di perdite tra le sue forze dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

Perdite russe in Ucraina

A riferire i dati è stata l’intelligence britannica, nel rapporto quotidiano fornito sulla situazione sul terreno pubblicato dal ministero della Difesa di Londra.

“La media degli ultimi sette giorni è stata di 824 vittime al giorno, oltre quattro volte quella riportata nel periodo giugno-luglio 2022. Anche l’Ucraina continua a subire un alto tasso di logoramento”, si legge nel rapporto che conclude: “L’aumento delle vittime russe è probabilmente dovuto a una serie di fattori tra cui la mancanza di personale addestrato, oltre che di coordinamento e di risorse lungo tutto il fronte, come si osserva a Vuhledar e Bakhmut”.

Secondo le stime occidentali, il bilancio totale di perdite russe in un anno di invasione si aggirerebbe oltre le 200mila unità, otto volte superiore alle vittime statunitensi durante i venti anni di occupazione dell’Afghanistan. Tuttavia, si tratta di un bilancio tristemente destinato a crescere ancora, in una guerra che anche secondo la Russia, come si legge su Reuters, potrebbe durare diversi anni.

Anche l’esercito di Kiev si sta logorando

Tuttavia, si legge nel rapporto dell’intelligence britannica, “anche l’Ucraina continua a subire un alto tasso di logoramento.

Secondo il sito Analisidifesa.it, “le perdite delle forze russe nel conflitto in Ucraina potrebbero risultare più limitate rispetto a quanto annunciato da Kiev e dal Pentagono se si dimostrassero veri i dati raccolti su fonti aperte da Mediazona, sito d’informazione russo legato all’opposizione al Cremlino. Insieme alla BBC, Mediazona valuta in 13.030 i caduti russi dal 24 febbraio 2022 al 2 febbraio (erano 12.538 al 27 gennaio), tra i quali 924 riservisti, 855 contractors del Gruppo Wagner, 1.665 (quasi il 15% delle perdite totali) ufficiali inclusi 4 generali e 54 colonnelli.

Perdite a cui aggiungere, secondo la stessa fonte, poco più di 6mila combattenti ucraini delle due repubbliche secessioniste filorusse. Anche se il numero di caduti reali fosse circa il doppio, cioè intorno ai 26 mila uomini, come stimano Mediazona e BBC, si tratterebbe di un prezzo di sangue rilevante, cui aggiungere circa 90 mila feriti ma molto inferiore alle stime ucraine, britanniche e statunitensi che a gennaio 2023 valutavano pubblicamente tra i 100 mila e i 133 mila i caduti russi”.

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