Tragedia sfiorata ad Albenga dove una donna di 57 anni tenta il suicidio cercando di lanciarsi nel vuoto ma salvata grazie all’intervento dei Carabinieri.

Il fatto è accaduto nel pomeriggio di Lunedì 13 Febbraio 2023, quando la donna si era chiusa in casa ed aveva scavalcato la ringhiera del terrazzo della propria abitazione rimanendo sospesa nel vuoto ad un’altezza di circa 6 metri da terra.

A dare l’allarme sono stati i vicini della donna che, vedendola in pericolo, hanno immediatamente chiamato il 112 e posizionato a terra, in corrispondenza del terrazzo, un materasso al fine di attutire un’eventuale caduta.

Sul posto, infatti, solo dopo pochi istanti dall’allarme, sono intervenuti i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Albenga che, fortunatamente, si trovavano già in zona impegnati nell’attività perlustrativa di controllo del territorio. Il pronto intervento dei Carabinieri è stato decisivo per salvarle la vita.

Albenga donna tenta il suicidio: il salvataggio dei Carabinieri

Sin dai primi attimi gli agenti si sono resi conto che la situazione era grave e che non c’era tempo da perdere, infatti la donna, visibilmente agitata e fuori di sé, urlava di “voler essere lasciata in pace” e a più riprese ha abbandonato pericolosamente la presa della ringhiera con una delle mani.   

Non potendo attendere oltre l’arrivo dei Vigili del Fuoco e non potendo accedere nell’appartamento dalla porta d’ingresso poiché chiusa a chiave dalla donna dall’interno, i Carabinieri hanno deciso di accedere al tetto della palazzina, passando dall’appartamento di uno dei vicini, camminando sulle tegole fino ad arrivare in corrispondenza del terrazzo dove si trovava la donna.

Gli agenti, sono ben consapevoli che in questi casi è fondamentale instaurare un dialogo con la persona, farla parlare e tenerla impegnata: così, mentre uno dei due militari ha iniziato a farle delle domande per calmarla ed ottenere la sua fiducia, l’altro, in posizione defilata, ha trovato il modo di calarsi dal tetto e di raggiungere il terrazzo alle sue spalle. 

Durante la conversazione, tuttavia, è accaduto un fatto che ha costretto i militari ad intervenire energicamente rompendo gli indugi: ancora una volta, infatti, la donna si è sporta pericolosamente nel vuoto lasciando con una mano la già precaria presa sulla ringhiera.

A questo punto, il militare che già si trovava sul terrazzo è riuscito con un gesto repentino ad afferrarla saldamente, mentre l’altro militare, saltando dal tetto sul terrazzo, è subito intervenuto in aiuto del collega.

Insieme i due Carabinieri sono riusciti a sollevare di peso la donna, facendole scavalcare la ringhiera e riuscendo a riportarla in sicurezza sul terrazzo.

Sul posto è poi giunta un’ambulanza che ha trasportato la donna presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Pietra Ligure.

Solo la risolutezza e determinazione dei Carabinieri intervenuti è valsa a salvare la vita della donna che, in passato, non aveva mai compiuto simili gesti ma che soffre di depressione. 

“Abbiamo subito capito la situazione era grave, spiegano i carabinieri, e che non c’era tempo da perdere. La donna era visibilmente agitata, urlava di voler essere lasciata in pace, di non voler l’aiuto di nessuno e a più riprese abbandonava pericolosamente la presa della ringhiera con una delle mani” hanno commentato gli agenti dopo l’operazione di salvataggio.

I dati dei tentativi di suicidio in Italia

Ogni anno in Italia assistiamo in media a circa 4mila suicidi. I dati attualmente disponibili però non sono correntemente aggiornati ed è inoltre, impossibile, avere numeri relativi ai tentativi di suicidio.

Ed è proprio per tale grave mancanza che nel 2019 l’Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato l’esigenza di creare un organo che monitori questo fenomeno annunciando l’attivazione dell’Osservatorio epidemiologico suicidi e sui tentativi di suicidio (Oestes). 

La Fondazione BRF, Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, proprio per via della mancanza assoluta di dati aggiornati, ha istituito durante la prima ondata della pandemia di Covid-19 un Osservatorio Suicidi Covid-19, monitorando gli atti suicidari in base alle notizie di cronaca.

Lo studio pilota, per quanto abbia solo un valore indicativo e non scientifico, è stato particolarmente apprezzato dalle Istituzioni e in particolar modo dal Ministero della Salute.

Proprio per tale ragione dal 1° Gennaio 2021 la Fondazione BRF per colmare per quanto possibile la mancanza dei dati ha deciso di aprire un Osservatorio Suicidi permanente capace di monitorare, in base ad un’attenta analisi delle notizie di cronaca (locali e nazionali), gli atti suicidari tentati e quelli tragicamente conclusi.

Al di là dei singoli casi, infatti, gli studi scientifici dimostrano che ogni qual volta siamo vittime di pandemie, crisi economiche, emergenze internazionali e cataclismi assistiamo anche ad un incremento dei disturbi di natura mentale che possono portare, nei casi più estremi, a idee di autosoppressione.

Avere un quadro della realtà aggiornato è vitale per elaborare strategie e soluzioni in risposta a questa silenziosa e dolorosa epidemia che colpisce ogni giorno il nostro Paese.