Internet Explorer addio: in data 15 giugno 2022 era già terminato il supporto dell’applicazione desktop Internet Explorer 11 per alcune versioni di Windows 10 e i clienti erano stati invitati a passare a Microsoft Edge, che fornisce supporto per siti Web e app legacy e moderni. In queste ultime ore ha dato ufficialmente il suo addio per sempre a favore di browser più moderni.
Un addio già annunciato
Internet Explorer addio dopo anni e anni di onorata attività. Era il 2010 quando Explorer cominciò già a rallentare portando con se sempre più problemi di sicurezza e buge. A livello di numeri invece, se nel 2004 il browser contava il 90% del mercato e nel 2013 ancora resisteva al 55%, oggi conta su un 2% dettato soprattutto dalla sua presenza su vecchie macchine che non possono far girare altro o macchinari vetusti non aggiornabili.
La storia di Explorer
Nato nel 1995, Internet Explorer ha raggiunto l’apice della popolarità nel 2004, quando ha conquistato una quota di mercato del 94%, in un momento in cui erano agli albori alternative come Firefox di Mozilla o Safari di Apple. Sull’azienda di Redmond, prima in America e poi in Europa, si accese poi un faro per abuso di posizione dominante proprio a causa di Explorer, installato su tutti i computer dotati del sistema operativo Windows tanto che all’azienda fu imposto di separare il sistema operativo dagli altri software.
Chi prenderà il posto di Explorer
Una domanda ricorrente alla quale è già stata data una risposta: a sostituire il compianto e mitico Explorer sarà il programma per la navigazione Edge che dovrà almeno inizialmente concorrere in popolarità, con Google Chrome. Secondo alcuni dati, si trova a poco più del 4% di utilizzo globale su computer, con Google che invece è oltre il 65%. Secondo Microsoft, bisogna avere tempo e fiducia perché Edge offre un’esperienza Web più veloce, più sicura e più moderna rispetto a Internet Explorer e sarà sicuramente performante.