Più mezzo milione di persone in meno. A tanto ammonta lo spopolamento del sud Italia, il numero dei residenti in meno, negli ultimi 10 anni, fra il 2012 e il 2021 si è trovato ad affrontare. Secondo il rapporto “MIGRAZIONI INTERNE E INTERNAZIONALI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE | ANN0 2021” diffuso dall’Istat, sono circa 1 milione 138mila i movimenti in uscita dal Sud e dalle Isole verso il Centro-nord, circa 613mila sulla rotta inversa.

Spopolamento del sud, si parte soprattutto dalla Campagna

Secondo la statistica, la regione del Mezzogiorno da cui si parte di più è la Campania (30% delle cancellazioni dal Mezzogiorno), seguita da Sicilia (23%) e Puglia (18%). In termini relativi, rispetto alla popolazione residente, il tasso di emigratorietà più elevato si ha in Calabria (circa otto residenti per 1.000). Tassi sopra il 6‰ si registrano per Basilicata e Molise. La regione verso cui si dirigono prevalentemente questi flussi è, in termini assoluti, la Lombardia (28%) ma, in termini relativi, l’Emilia-Romagna è quella che li attrae di più.

Meno gente, meno lavoro: un circolo vizioso

Questo flusso ininterrotto, ma pur sempre più ridotto rispetto al periodo pre-pandemico, si traduce in un impoverimento strutturale di intere aree in termini sia di spopolamento sia di depauperamento di risorse umane qualificate. Ovvero, meno cittadini e meno lavoratori. Lavoratori che spesso sono costretti a trasferirsi proprio perché il lavoro non c’è.

L’autonomia differenziata: opportunità o rischio?

L’allarme che ancora non risuona è quello che riguarda la recentemente approvata autonomia differenziata. Il dl Calderoli infatti potrebbe portare ad acuire ancora di più questa differenziazione, questa continua attrattiva del nord per un sud che rimane sempre più indietro, sia dal punto di vista della crescita economica quanto di popolazione.

Lo spopolamento riguarda il Sud, ma non solo…

Lo spopolamento non riguarda solo il Mezzogiorno ma l’Italia intera: nel 2070 saremo circa 48 milioni, 11 milioni in meno di oggi. Il quasi 20 per cento di riduzione della popolazione sarebbe proprio il risultato di un Mezzogiorno che inesorabilmente si spopola.