Parlando della revisione delle regole sul bilancio dei Paesi membri, il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha dettato la linea arrivando all’Ecofin: “E’ nostra responsabilità per le giovani generazioni avere di nuovo finanze pubbliche sostenibile”. E ancora: “Per la Germania è essenziale tornare al più presto a finanze pubbliche sane e sostenibili. Siamo aperti a una maggiore flessibilità in una prospettiva di medio termine ma abbiamo bisogno di un percorso affidabile di riduzione dei disavanzi all’interno dell’Unione europea”. Sul Patto di Stabilità e Crescita la Germania si è detta aperta a modifiche, ma è “indispensabile” che “preveda percorsi comprensibili, credibili e prevedibili per la riduzione dei livelli di deficit e di debito”.

Patto stabilità Ue, cosa succede ora e quali sono i prossimi passi

La partita aperta è quella della revisione del Patto di Stabilità, che rischia di riaprire la frattura tra Nord e Sud del continente: da una parte, chi chiede di archiviare senza appelli la fase della austerity sospesa per l’emergenza Covid prima e Ucraina dopo; e dall’altra chi invece vuole tornare alla disciplina dei conti pubblici

L’eliminazione della clausola di riduzione di un ventesimo del debito all’anno, nel caso in cui superi il 60% del Pil, per i nordici rischia di dare troppa carta bianca a Paesi che non hanno dimostrato sufficiente disciplina. D’altra parte, tutti sono consci che di fronte a un piano come quello americano (Inflation reduction act) che supporta le imprese con 370 miliardi freschi si rischia di perdere la battaglia dalla competitività globale.

Gentioli: “Soluzione non facile da raggiunto, ma non c’è scontro”

Lo stesso Gentiloni invita a trovare una quadra: “Il tempo per la revisione delle regole di bilancio non è illimitato, occorre fare progressi per poter raggiungere delle conclusioni a marzo anche per dare modo al Parlamento europeo di pronunciarsi sulla legislazione”, le sue parole prima dell’Ecofin. Gentiloni ha aggiunto che ci sono degli elementi di base di consenso sui quali costruire un’intesa: una riduzione più graduale del debito, tenere conto della necessità di rafforzare la crescita con gli investimenti pubblici; definire un equilibrio tra i programmi di bilancio nazionali e il quadro di riferimento comune (in sostanza la libertà di manovra a livello nazionale dati i vincoli europei sulla sostenibilità finanziaria). Il commissario ha riconosciuto che “una soluzione non è facile da raggiungere, ma non vedo scontro, vedo posizioni diverse in campo, posizioni legittime, vedo consapevolezza” che occorre trovare un’intesa.

Vicepresidente Commissione Europea: “Finalizzare le discussioni a marzo”

“Sono fiducioso che saremo in grado di trovare un compromesso e saremo in grado di portare avanti” il confronto sulla revisione del Patto di stabilità e crescita dell’Ue, ha detto invece il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. “L’intenzione è di finalizzare le discussioni a marzo” in Consiglio perché poi la Commissione presenti una proposta legislativa “a fine marzo o forse prima metà di aprile. Il seguito dipenderà da quanto velocemente i co-legislatori decideranno”.

A questo punto non rimane altro che attendere cosa succederà nelle prossime settimane per testare la compattezza dell’Unione Europea.